Politica

Amministrative, la Lega reclama il sindaco. Galimberti, dubbi nel centrosinistra

Partiamo da un presupposto: il candidato sindaco lo sceglieremo noi, ci ha detto al telefono il commissario provinciale della Lega Fabio Grassani non più tardi di una settimana fa. Senza l’oste i conti, nel campo del centrodestra, non si fanno. Parlare a nuora perché suocera intenda: siamo a poco meno di un anno dalle amministrative e il Carroccio, primo partito in città, alza la voce, parla da forza politica leader dello schieramento e nella partita per il governo della città ha proprio intenzione di dare le carte. Nomi il Carroccio non ne fa. Non necessariamente sarà un avvocato, l’unica frase che trapela. Servirebbe un enigmista per capirne il significato, ci limitiamo a pensare che il candidato ‘verde’ possa essere (anche) un politico. Altro non esce, nemmeno dopo interminabili telefonate.

Dall’altra parte, il Pd fa quadrato attorno al possibile Galimberti bis, ma non tutta la grande famiglia di centrosinistra sembra soddisfatta di una ricandidatura del professore di Fisica. O comunque, per essere ancora più precisi, c’è chi è convinto che i dem non tengano conto del nuovo soggetto che si sta formando a sinistra: Liberi e Uguali, come partito. Ma qui almeno un nome certo c’è, di là nessuno fiata, almeno pubblicamente; tutti parlano a mezza bocca. Comprensibile, la storia è esemplare in questo senso. Nome fatto troppo presto, nome bruciato. Equivalenza già sperimentata soprattutto a sinistra.

Un nome, non ufficiale e non nuovo visto che se ne parla da tempo, c’è: Claudio Bodini, presidente di Padania Acque. Poi c’è Malvezzi, altro nome che circola da tempo, l’esperienza amministrative e i voti non gli mancano di certo. Nome più che spendibile. Ma con Forza Italia che ogni santo giorno litiga, quindi con questa Forza Italia divisa in due dove ogni fazione se la prende con l’altra rinfacciandole questo e quello, Malvezzi a candidarsi non ci pensa quasi nemmeno. Eppoi, in casa Lega, e qui lo dicono fonti interne al partito, prendiamole per buone, l’ex consigliere regionale non sarebbe particolarmente amato.

E’ estate, manca una decina di mesi alle amministrative. Di fare nomi c’è tempo, anche se alla fine, dice qualcuno che fa politica da anni e che sa come vanno le cose, i candidati vengono scelti al di sopra delle nostre teste. Quindi, per usare un gergo ormai di modo in questi casi, catapultati.

Simone Bacchetta

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