Cronaca

Prove tecniche di smart city: si parte con le luci del Lungo Po IL VIDEO

foto Sessa

foto e video Sessa

E’ un esempio di ‘smart city’ quello sperimentato nella serata di mercoledì sul lungo Po Europa, da parte di Citelum e dell’amministrazione comunale, per testare il nuovo sistema di controllo ‘punto a punto’ dell’illuminazione pubblica in città. Si tratta dell’ultima di una serie di innovazioni sulla rete cittadina avviata da un anno a questo parte dall’azienda e introduce per la prima volta la possibilità di controllare il corretto funzionamento di ciascuna delle 12400 (a regime) lampade a led installate sui pali cittadini. Ciascun punto luce viene esaminato attraverso un software che lo localizza sulla mappa di Cremona, indicandone la potenza, l’energia assorbita, gli eventuali guasti: in pratica, un check up in tempo reale delle sue caratteristiche con la possibilità di calibrare la luminosità a seconda della classificazione della strada e delle necessità. Sul lungo Po Europa, ad esempio – dove ieri sera si sono ritrovati l’assessore Alessia Manfredini, il dirigente Marco Pagliarini, il funzionario Daniele Ferrari, insieme ai responsabili delle aziende Citelum e Riverberi (partner tecnologico) – non è necessario un fascio luminoso al 100% nelle ore notturne, ma è sufficiente una gradazione più bassa: il sistema consente di regolare da remoto, da un semplice pc, l’abbassamento della potenza luminosa o il suo innalzamento. Inoltre, il trasmettitore installato su ogni punto luce può  fornire agli operatori altre informazioni tramite wifi, ad esempio  supportare un analizzatore per misurare la  concentrazione di inquinanti, o monitorare i flussi di traffico. La possibilità di calibrare la luminosità porterà con sé ulteriori risparmi sulla bolletta energetica del Comune, che si aggiungeranno all’oltre 60% di risparmio energetico derivante dal passaggio ai led.

Per ora quella messa in atto da Citelum è stata una prima prova in una zona periferica della città, ma sarà progressivamente estesa a tutta la rete, rendendo così Cremona la prima città d’Italia con luci interamente controllate ‘punto a punto’ , mediante  dimmerizzazione, cioè la possibilità di calibrare l’intensità luminosa.  g.biagi

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