Cronaca

In fuga verso la pensione: 126 domande tra amministrativi e docenti delle scuole cremonesi

Sono 126 tra insegnanti e personale amministrativo, gli addetti delle scuole cremonesi che hanno chiesto di andare in pensione dal prossimo anno scolastico 2018 – 2019,  parte di quel piccolo esercito di oltre 4mila lavoratori della pubblica istruzione in Lombardia in fuga dalla scuola,  in previsione del nuovo innalzamento dei requisiti a partire dal 2019. Il calcolo è contenuto nelle tabelle pubblicate dal Miur, il cui dato nazionale – 35mila dipendenti verso la pensione, 10mila in più rispetto al 2017 – evidenzia la portata di questa fuga. Non tutto è scontato però. Come riferisce la rivista specializzata Tecnica della scuola, “fino al 2017 era compito degli uffici scolastici regionali raccogliere le certificazioni e inviare tutto all’Inps per avviare la pratica di pensionamento: ora tocca invece tutto alla stessa Inps con ritardi.
I segretari generali di CGIL, CISL, UIL hanno chiesto un incontro all’INPS nazionale e al Ministero dell’Istruzione, per trovare una soluzione alle difficoltà derivate dall’affidamento all’INPS dell’accertamento del diritto a pensione per il personale della scuola e dell’AFAM, sulla base dei dati presenti nel conto assicurativo.

In questi mesi tra le varie sedi INPS e gli Uffici scolastici territoriali e le istituzioni AFAM si sono verificati una serie di ritardi e un rimpallo di comunicazioni rispetto ai versamenti di contribuzione, alla presunta mancanza di domande di riscatto o computo o addirittura di contribuzione relativa ai periodi di lavoro di ruolo, non presenti negli archivi telematici dell’INPS”.

Nel dettaglio, in provincia di Cremona, il personale che ha presentato domanda di pensionamento ammonta a 15 persone nella scuola dell’infanzia, 24 nella scuola primaria, 29 nella superiore di primo grado, 58 in quella di secondo grado.

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