Referendum Fiesco, il sindaco 'Occasione irripetibile'. 'Atto di libertà' per i No-Fusione
E’ Fiesco al centro dell’attenzione il giorno dopo il voto con cui quasi il 60% degli abitanti del paese ha rigettato l’opportunità di fondersi con Castelleone. Un grande successo per il Comitato per il No che in questo tempo si è speso per mantenere l’autonomia. Al termine di una campagna elettorale dura, quindi, rimane tutto com’era. “Un atto di libertà” per il portavoce del Comitato contrario alla fusione Erminio Zanenga, “un’occasione persa” per il sindaco di Castelleone Pietro Fiori e addirittura “irripetibile” per il collega di Fiesco Giuseppe Piacentini, entrambi schierati a favore dell’unione.
“Siamo ovviamente soddisfatti – spiega Zanenga – anche per l’elevata affluenza, che ci stimola sempre più al confronto aperto e capillare con le persone. Invitiamo la gente a seguire la politica locale ancora con più attenzione e rinnovato spirito di appartenenza, così che grazie al contributo di tutti, indipendentemente dal pensiero di ognuno, si continui a far crescere Fiesco, avendone cura e passione per valorizzarlo. Fiesco continuerà dunque ad esistere, con una profonda voglia di fare e di crescere in autonomia”. Zanenga, a nome del Comitato, tiene a ringraziare “tutti per il risultato, specialmente chi ci ha sostenuto da sempre e chi ha abbracciato le nostre idee durante questo cammino tutto in salita”. L’esperienza del Comitato, però, non si ferma qui: “Ora la sfida è duplice: lavorare a livello locale per migliorare il nostro paese e lottare a livello nazionale affinché i piccoli Comuni, specie quelli virtuosi come il nostro, vengano premiati ed incentivati a fare bene, e non incoraggiati a scomparire”.
“Sono dispiaciuto – ammette invece il sindaco Piacentini -, ma questa è la democrazia: era giusto che decidessero i cittadini su un tema così importante e il risultato ovviamente va accettato. Era un’occasione irripetibile, il progetto era degno di essere portato avanti. Sappiamo che per i Piccoli Comuni ci sono tanti problemi e adempimenti, la fusione ci dava l’occasione di fare investimenti e migliorare i servizi grazie alla sinergia con Castelleone: non è solo un problema di fondi, ma anche di strutture, personale e rete di volontariato”. Il primo cittadino sottolinea che questo risultato “non cambia nulla” e che andrà avanti “ad amministrare per il bene dei cittadini fino all’esaurimento del mandato”. Intanto incassa il sostegno del collega Fiori: “Rinnovo la stima per il sindaco Piacentini che ha avuto il coraggio di proporre questa scelta per l’amore che ha per la sua comunità: si tratta di una grande persona e di un grande sindaco”.
Spettatore interessato, invece, Castelleone. Affluenza appena sopra il 20% degli aventi diritto, ma che si sono espressi compatti e quasi unanimemente a favore della fusione. Un risultato che il sindaco Fiori reputa positivo, anche in termini di partecipazione: “Non c’è stata indifferenza, la cittadinanza era informata ed ha partecipato: sono molto contento dell’affluenza e del comportamento dei castelleonesi che hanno capito che poteva essere una grande occasione”. Sull’esito del referendum a Fiesco, invece, Fiori si rammarica: “Sono ovviamente molto deluso dal risultato, credo che abbiano perso una grandissima occasione. Penso sia stata una scelta poco lungimirante, ma mi auguro che non abbia conseguenze divisive per la comunità”. “Vorrei – conclude il primo cittadino di Castelleone – infine ringraziare il Comitato per il Sì, formato da giovani e meno giovani, che ha lavorato con passione, competenza e determinazione in modo instancabile e con grande stile”.
Mauro Taino