Cronaca

Strada sud, Malvezzi: 'I cittadini meritano rispetto. No all'arroganza'

Continua il dibattito sulla Strada Sud e sulla richiesta di indire un referendum. Anche Carlo Malvezzi, politico di Forza Italia, che manifesta apprezzamento per il lavoro svolto dai cittadini. “La raccolta di oltre tremila firme allo scopo di indire il referendum per evitare lo stralcio della strada sud dal Pgt, avvenuta in poco più di un mese, rappresenta un successo oggettivo e per alcuni del tutto inaspettato” commenta. “Va riconosciuto il grande merito e l’impegno di un comitato molto determinato e di alcuni consiglieri comunali che hanno consentito l’autenticazione delle firme. Grazie per questa bella prova di democrazia e di servizio alla comunità”.  

Non manca poi un attacco politico all’amministrazione comunale. “Nonostante l’attuale amministrazione abbia cercato di archiviare in maniera avventata e maldestra studi e progetti che dimostrano l’utilità dell’opera, i cittadini cremonesi hanno documentato grande attenzione e interesse a questo tema. Dopo quatto anni di parole inutili da parte della maggioranza, non è stata prospettata alcuna soluzione alternativa credibile e supportata da analisi e studi tecnici, e i gravi problemi di viabilità del comparto sud della città permangono e, in alcuni periodi, si sono persino aggravati. L’unica posizione espressa è stato il “no” cocciuto e pieno di pregiudizio ideologico dell’attuale maggioranza, con l’aggravante della patetica giravolta di alcuni assessori  in carica, che nel 2009 hanno votato a favore della previsione della strada sud.

Ora questo “no” sta diventando un “no” anche al libero esercizio della democrazia. Perché adesso non è più solo in discussione la previsione di un progetto strategico per la città, ma la concezione del rapporto che l’attuale amministrazione ha dei cittadini e del loro diritto alla  partecipazione democratica alla vita della città: cittadini o sudditi. Questa è la vera alternativa: tra cittadini protagonisti nella vita pubblica che vogliono contribuire con proposte, istanze, confronto civile nelle forme consentite dalla nostra costituzione, o sudditi che, dopo il voto, devono rientrare nei ranghi e accettare supinamente anche le scelte più assurde e penalizzanti per la loro vita. 

Per questo credo che una questione così cruciale non possa essere liquidata con approcci  burocratici e da azzeccagarbugli. 

Come chiesto dai garanti nominati da questa amministrazione, si proceda rapidamente e senza opporre ostacoli alla modifica del regolamento per poter finalmente dare voce ai cittadini. Se c’è la volontà politica  basta una seduta di consiglio comunale. Poi, in una sana competizione democratica, ognuno lavorerà per far prevalere le proprie ragioni, a meno che sia proprio la paura dell’espressione popolare a dettare le mosse di una maggioranza che fino ad oggi si è dimostrata arroccata e distante. 

Approvare adesso, prima di dare voce ai cittadini, questa variante, che ha come unico elemento significativo proprio lo stralcio della strada sud, sarebbe un ulteriore atto di arroganza e una chiara dimostrazione di debolezza”. 

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