Cronaca

Si appropriò dei soldi delle multe, peculato: comandante dei vigili di Sospiro a giudizio

Nella foto, da sinistra il comandante Gerevini con il suo avvocato Curatti
L’avvocato Lattari con il sindaco di Sospiro durante la prima udienza dello scorso 8 marzo

E’ stato rinviato a giudizio dal gup Elisa Mombelli con l’accusa di peculato, Massimo Gerevini, comandante dei vigili di Sospiro che secondo la procura si sarebbe intascato il denaro delle contravvenzioni elevate al codice della strada. Proprio a causa di questa vicenda, che sarebbe andata avanti fino al settembre del 2013, a febbraio dell’anno successivo Gerevini era stato sospeso cautelativamente. Il Comune di Sospiro, nella persona del sindaco Paolo Abruzzi, si è costituito parte civile. Abruzzi è assistito dall’avvocato Marcello Lattari, mentre l’imputato è difeso dall’avvocato Luca Curatti.

Per l’accusa, il comandante Gerevini si sarebbe impossessato, “mediante falsificazione dei bollettari delle ricevute di pagamento ‘per cassa’ e di quello del sistema informatico denominato ‘Concilia’ in uso al Comune, della somma di 42.814,50 euro relativa ai proventi contravvenzionali e quelle derivanti dall’occupazione del suolo pubblico da parte dei commercianti”.

Era proprio il comandante a gestire il denaro delle multe. Di alcune irregolarità relative ai pagamenti dei verbali delle infrazioni ci si era accorti nel 2013 nel corso di un controllo interno effettuato mentre il comandante era in ferie. A quel punto erano stati avvertiti il revisore dei conti, il sindaco e il segretario comunale, e l’indagine era stata portata avanti dagli uomini della Questura.

“Sono stato accusato da subito, ma contro di me non ci sono prove”, si è sempre difeso il capo dei vigili, che deve anche rispondere dei reati di falsità materiale commessa da pubblico ufficiale e di falsità di documenti informatici. “Abbiamo chiesto sentenza di non luogo a procedere”, ha spiegato al termine dell’udienza il suo difensore, l’avvocato Curatti, “evidenziando come tutta l’attività di indagine, a giudizio della difesa, non abbia dimostrato in alcun modo la responsabilità del comandante in alcuno dei fatti a lui ascritti. A questo punto attendiamo che il dibattimento raccolga, esamini e valuti nel modo migliore tutto questo. Rimane l’amarezza per una carriera pluriennale dedicata dal comandante al servizio dei cittadini di Sospiro senza la minima pecca o rimprovero fino ad oggi”.

Il processo si aprirà il prossimo 25 settembre.

Sara Pizzorni

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