Cronaca

Prefettura: o cambia la legge o a dicembre 2018 sarà soppressa

Il palazzo del Governo in corso Vittorio Emanuele II

La Prefettura di Cremona, come altre 22 in tutta Italia, chiuderà a breve se il Governo non modificherà al più presto la legge di stabilità che recepisce tuttora quanto stabilito nel 2015. Erano i tempi della spending review per le funzioni decentrate dello Stato e si parlava anche di soppressione delle Province e di costruzione delle Aree Vaste, una riforma rimasta nel limbo.  Cremona sembrava destinata ad un accorpamento con Mantova per molte funzioni pubbliche e le Prefetture erano in cima alla lista. Non se ne fece nulla, ma quel provvedimento è rimasto e la soppressione delle Pefetture è prevista entro quest’anno. Se ne sono accorti i sindacati confederali di Cgil Cisl e Uil che attraverso le segreterie nazionali hanno avvisato il nuovo Governo: «La perdurante crisi economica, iniziata nel 2008, ha indotto i governi dell’epoca ad adottare scelte di politica economica di austerity aventi l’obiettivo esclusivo di ridurre i costi della pubblica amministrazione – scrivono i sindacalisti -, senza partire da una vera lotta agli sprechi, alle inefficienze, alle duplicazioni di strutture ed alla eliminazione di enti inutili. Sono stati operati tagli lineari, senza considerare gli effetti che avrebbero comportato per i cittadini, le famiglie e le imprese in termini di mantenimento degli standard di efficienza dei servizi pubblici assicurati alla collettività. Tali scelte politiche, ovviamente, hanno colpito anche il ministero dell’Interno, prevedendo il taglio di 23 prefetture».

«Questa decisione al momento, anche grazie all’iniziativa assunta alla fine del 2015 da FP Cgil, Cisl FP e Uil PA, non è stata attuata, infatti, è stata rinviata a fine anno, entro il 31 dicembre 2018 – si legge ancora nella lettera al ministro Salvini -. Siamo consapevoli che una riorganizzazione delle prefetture è necessaria, ma ciò non deve obbligatoriamente passare attraverso un arretramento della presenza dello Stato nel territorio. È bene ricordare che le prefetture sono punti di riferimento istituzionali in ciascuna realtà provinciale, dei presidi di legalità e sicurezza indispensabili per le collettività. Sovente sono considerate dalle comunità locali veri e propri argini di fronte alle emergenze ed agli allarmi legati alla minaccia terroristica ed alle esigenze di integrazione e coesione sociale connesse ai flussi migratori. Senza considerare il ruolo svolto dalle stesse in materie quali l’esercizio dei diritti civili, le mediazioni dei conflitti sociali ed in occasione di calamità naturali».
I sindacati chiedono quindi l’approvazione entro l’anno di una modifica all’articolo 12, comma 1 bis, della legge n. 46 del 2017 al fine di scongiurare la chiusura delle 23 prefetture e contestualmente l’avvio di una discussione seria propedeutica alla riorganizzazione dei presidi.

Nel 2015 l’attuale ministro degli Interni Matteo Salvini si espresse pubblicamente e a più riprese a favore del mantenimento delle Province e della soppressione delle Prefetture.

 

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