Cronaca

Centri per l'impiego, Pd e M5S: 'Legge già approvata, svilito ruolo istituzioni'

Il M5S Lombardia ha abbandonato l’aula della Commissione regionale Attività produttive e Occupazione perché, nel corso della seduta, afferma un comunicato dei consiglieri regionali “si è appreso che la legge in discussione era già stata approvata da una nota dell’Assessore regionale al Bilancio. In Commissione è mancato il numero legale, il progetto di legge non è stato approvato e la seduta è stata rinviata a domani”.
Raffaele Erba e Monica Forte, consiglieri regionali del M5S Lombardia, dichiarano: “La maggioranza ha dimostrato di non avere nessun interesse per i centri per l’impiego e per i disoccupati lombardi. Le loro assenze massicce ai lavori della Commissione sono vergognose. È gravissimo che l’Assessore al Bilancio abbia dichiarato, ben prima dell’inizio dei lavori della Commissione, che il progetto di legge risultava già stato approvato. Abbiamo lavorato a decine di emendamenti migliorativi che meritavano una discussione ampia e articolata e non una rincorsa sulle agenzie stampa a intestarsi meriti inesistenti. Così non si migliora la vita dei lombardi e si svilisce il ruolo delle istituzioni e il dibattito con la minoranza che merita rispetto e attenzione”.

Di qualche ora prima il comunicato di Matteo Piloni (Pd): “Il prossimo 26 giugno in consiglio regionale si discuterà del futuro dei centri per l’impiego in Lombardia. Un tema importante che riguarda non solo il lavoro di centinaia di dipendenti, ma anche la qualità stessa del servizio che questi centri svolgono. Un servizio utile e importante, che va potenziato e valorizzato.

La proposta che la Regione sta avanzando è quella di non essere titolare del personale, in contrasto con la normativa nazionale, e soprattutto di trattenere a sé tutte le funzioni, minando a quella necessaria autonomia dei centri anche in virtù di una specificità territoriale. Il passaggio sul personale che di fatto verrebbe lasciato alle province senza la titolarità regionale, rischia solo di creare ulteriori criticità alle Province che già oggi sono in affanno, invece che puntare ad un necessario potenziamento.

Come gruppo Pd in Regione stiamo seguendo con attenzione questi passaggi e proporremo degli emendamenti per evitare il depotenziamento dei centri. Una posizione che potremmo riassumere in 5 punti: trasferire il personale assunto a tempo indeterminato alla regione e successivamente riassegnato alle province; la regione eserciterà il ruolo di indirizzo, programmazione e coordinamento delle attività svolte da CPI, nel rispetto del principio di sussidiarietà dell’autonomia; tra le diverse funzioni della regione prevedere anche l’integrazione dei servizi della formazione, orientamento e politiche attive; CPI dovranno gestire la pressa in carico del cittadino disoccupato o in cerca di lavoro, in maniera graduale per evitare problemi, anche grazie all’arrivo di nuovi operatori, circa 200, previsto dalla normativa nazionale; se vogliamo davvero garantire un futuro ai CPI va previsto un notevole incremento delle risorse a disposizione sia in termini di dotazione organica, di formazione del personale e di adeguamento delle strutture informatiche. Vedremo nelle prossime settimane se regione Lombardia accoglierà le nostre richieste per puntare ad un potenziamento dei centri dell’impiego, servizio dal quale passa una delle proposte qualificanti del governo Di Maio – Salvini e che riguarda il reddito di cittadinanza”.

 

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