Cronaca

Chiesa di S.Lucia, a un anno e mezzo dai distacchi iniziato il restauro

Nella chiesa di santa Lucia sono iniziati i lavori di restauro nella navata centrale, ad un anno e mezzo dalla caduta di pezzi d’intonaco, avvenuta poco prima di Natale 2016, che aveva determinato la chiusura immediata della chiesa per salvaguardare l’incolumità pubblica. Oggi, l’impresa del restauratore  Paolo Bonomi di Alzano (Bergamo) ha iniziato la pulitura a secco delle parti fortemente ammalorate delle pareti sovrastanti la controfacciata della chiesa, dove sono stati installati i ponteggi. La visione ravvicinata della volta, a 20 metri d’altezza, sta mostrando la gravità del deterioramento, dovuto a infiltrazioni d’acqua dai tetti e depositi di fumo.

Era stato lo stesso parroco dei Ss.Giorgio e Pietro al Po , don Stefano Moruzzi, ad annunciare l’inizio dei lavori al termine della messa di ieri. L’iniziativa prende il via nonostante l’incertezza dei finanziamenti,  ma il rischio, – ha spiegato il parroco  – “era quello di non riuscire a riaprire più la chiesa”, una delle più antiche di Cremona, esempio dell’arte romanica cremonese risalente ai primi decenni del XII secolo, come rivelerebbero alcuni elementi stilistici, ad esempio l’abside con i beccatelli allungati.
La facciata in cotto è stata ricostruita alla fine del Cinquecento da Giuseppe Dattaro e al centro è stato ricavato un finestrone settecentesco, in sostituzione dell’originario rosone. L’interno a tre navate è completamente affrescato e decorato a stucchi.
Il dipinto più pregiato si trova sull’altare maggiore, la pala con il Martirio di Santa Lucia di Angelo Massarotti, mentre l’abside di sinistra conserva interessanti frammenti di affreschi appartenenti all’antica decorazione duecentesca, seppure molto ammalorati. Notevole anche, nel catino absidale l”Incoronazione della Vergine, affresco ricco di elementi tardogotici attribuito ad Antonino De Ferrari e la statua lignea della martire opera di Giacomo Bertesi.

Per salvare la chiesa da un destino di abbandono, la scorsa estate il gestore dell’Arena Giardino Giorgio Brugnoli aveva realizzato una serie di proiezioni ad ingresso libero con offerta destinata a recuperare risorse per l’avvio del restauro. Furono raccolte alcune migliaia di euro, chiaramente insufficienti per dare il via ai lavori: doveva essere una forma di sensibilizzazione per stimolare altre donazioni, ma a quanto pare non c’è stato seguito, o perlomeno non è stato reso noto. Eppure la piccola chiesa, incastonata con il suo sagrato al crocevia di via Bissolati e via Ruggero Manna, è nel cuore di tanti residenti dalla zona sud di Cremona, utilizzata quotidianamente fino al giorno della chiusura per le funzioni mattutine della parrocchia di san Pietro, che due anni fa aveva assorbito anche S.Agostino. Quando avvenne il distacco di intonaco erano in programma le confessioni del Natale e da poco si erano concluse le iniziative in onore della santa, legate al 13 dicembre. g.biagi

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