Viene per la pesca ma ruba sardine: il conto per Jonathan è di un anno e sei mesi
Pena di un anno e sei mesi e 800 euro di multa per aver rubato due scatolette di sardine dagli scaffali del supermercato Simply di viale Po. ‘Ha agito per fame’, secondo l’avvocato difensore Stefania Giribaldi, che ne aveva chiesto l’assoluzione. Tre anni e quattro mesi, invece, era stata la richiesta del pm Carlotta Bernardini per le accuse di rapina impropria con l’aggravante di aver commesso il fatto con l’uso di una spranga di ferro. All’imputato, il gup Elisa Mombelli non ha concesso la sospensione della pena, e quindi l’uomo resta in carcere, dove è rinchiuso dallo scorso 21 febbraio, e cioè quando era stato arrestato dai carabinieri. Lui è Jonathan Fynn Stafner, 26 anni, nato a Kempten Allgau, in Germania. Di lui, che non parla una parola di italiano (oggi in aula era affiancato da un’interprete), si era interessato anche il console tedesco, che dopo l’arresto era arrivata a Cremona da Milano. Jonathan, che oggi prima di essere riportato a Cà del Ferro ha potuto salutare i suoi familiari, nel suo paese di origine lavora come pizzaiolo, ma ha una vera e propria passione per la pesca.
Quel giorno di febbraio era arrivato a Cremona da Lecco per provare a pescare nel fiume Po. Avendo speso quasi tutto il denaro a disposizione per l’acquisto del biglietto del treno, per il pagamento della settimana di soggiorno in Italia e per l’acquisto di parte dell’attrezzatura per la pesca, aveva deciso di rubare qualcosa da usare come esca. Al Simply era arrivato con indosso un giubbotto che una cliente aveva poi notato essere insolitamente rigonfio. Il suo atteggiamento sospetto aveva convinto la donna ad avvisare il direttore del supermercato. Nel frattempo Jonathan, che si era appropriato delle scatolette di sardine e di alcune lattine di bibite, si era lanciato di corsa fuori dal Simply, ignorando gli inviti delle cassiere a fermarsi. A quel punto il direttore lo aveva inseguito intimandogli di tornare indietro, e il giovane, con la speranza di far desistere il suo inseguitore, aveva gettato a terra una lattina di bibita e una scatoletta di sardine, proseguendo la fuga. Il direttore non si era affatto perso d’animo: oltre a chiamare i carabinieri aveva continuato a correre per raggiungere il ladro, il quale aveva estratto una sbarra di metallo minacciando il suo inseguitore, gridandogli di allontanarsi e continuando a ripetere in lingua inglese “go away” (vai via).
L’inseguimento, a cui si erano uniti anche alcuni passanti, si era protratto lungo il parcheggio di piazzale Azzurri d’Italia, verso la piscina comunale, fino ad arrivare alle Colonie Padane. Qui il tedesco aveva ricominciato a minacciare i presenti per poi scappare nuovamente alla vista dei carabinieri. I militari lo avevano poi scovato nascosto dietro un cespuglio.
“Il mio cliente si voleva solo difendere perché non capiva come mai il direttore continuasse ad inseguirlo nonostante non fosse più in possesso dei prodotti rubati”, ha detto l’avvocato Giribaldi, che si è appellata allo stato di necessità. L’imputato è stato processato con il rito abbreviato, e quindi ha potuto usufruire dello sconto di un terzo della pena. Il legale ha già fatto sapere che ricorrerà in appello.
Sara Pizzorni