Cronaca

Area ex Snum, via alla bonifica ma c'è un esposto su utilizzo privato della Cremonella

E’ lecito costruire sopra i corsi d’acqua pubblici che scorrono nel ventre di Cremona? Secondo il parere dell’Ufficio legale di Italia Nostra no. E neppure per il geologo Giovanni Bassi, presidente della sezione cremonese dell’Associazione di tutela e membro della Commissione Comunale Paesaggio. Bassi ha posto la questione in una delle ultime riunioni della commissione sul tema del Conad nell’ex Snum. Infatti nell’area tra via Cadore e via Giordano scorre nel sottosuolo la Cremonella Nuova e proprio per impedire un nuovo uso privato di un corso d’acqua pubblico, Bassi ha proposto di riportare quest’ultimo tratto del corso d’acqua all’aria aperta.

Non sarebbe questo comunque l’unico caso di uso privato di corsi d’acqua che sono pubblici. Nel suo intervento il geologo ha citato quanto accaduto sulla Fossa Civica, sul Cavo Cerca e ancora sulla Cremonella. Giovanni Bassi ha fatto mettere agli atti della Commissione anche un esposto al sindaco Galimberti con richiesta di accesso alla documentazione citando sia il caso Conad-ex Snum che anche il cantiere di via Tofane dove si sta costruendo un condominio a ridosso delle vecchie mura e sopra il sedìme del fossato. In caso di mancate risposte del sindaco, Italia Nostra sarebbe pronta a ricorrere all’Autorità giudiziaria.

Un tema questo che potrebbe essere un’ulteriore fattore di rallentamento per la riqualificazione dell’ex  Snum. In questi giorni la cooperativa Monteverdi, che resterà proprietaria dell’area finché non sarà firmata la convenzione col Comune e rilasciato il permesso di costruire, ha avviato la rimozione dei detriti e i sondaggi nel sottosuolo, in particolare nel punto dove si trovava il distributore di carburante.  Ma trattandosi dell’area dove veniva depositata la spazzatura urbana è facile immagine la necessità di un’operazione di bonifica prima di avviare nuove edificazioni.

L’iter autorizzativo tuttavia è ancora lontano dall’essere terminato. La bozza di convenzione tra privato e Comune è rimasta per l’appunto bozza dopo una serie di incontri che durano ormai da due anni, svariate riunioni della Paesaggio che ha posto anche rilievi di tipo estetico e le prescrizioni degli uffici comunali della viabilità. Richieste, queste ultime, che la proprietà, come afferma il referente della Monteverdi Francesco Spotti “si è impegnata a realizzare”. Spotti però non fa ipotesi sui tempi, “che si sono già allungati abbastanza”.

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