Accoltellò il marito dopo una lite. Romena condannata, ma la vittima la perdona
Sei mesi, pena sospesa: questa la condanna emessa dal giudice Francesco Beraglia per una romena di 30 anni finita a processo con l’accusa di lesioni aggravate nei confronti del marito, un indiano di 34 anni accoltellato al culmine di una violenta lite in famiglia. L’episodio risale all’aprile del 2016 in un appartamento di via Berenzi. La coppia si era poi separata. Ieri l’imputata non era in aula. E’ tornata al suo paese, ma sente ancora l’ex marito. Tra i due i rapporti sono ripresi. Si sentono per telefono e nonostante le molte liti pare che l’amore non sia finito. Ieri l’indiano ha testimoniato in aula. L’uomo ha cercato di attenuare le responsabilità di lei, ma comunque ha ammesso che avevano litigato, che era stata lei ad aggredirlo e che lui si era limitato a difendersi.
Quella sera la donna, dopo l’ennesimo litigio, aveva afferrato un grosso coltello da cucina e aveva accoltellato il marito, ferendolo al braccio sinistro. L’uomo, seppur ferito e sotto choc, era riuscito a chiamare la polizia e a fuggire dall’appartamento. Immediatamente sul posto erano intervenuti gli agenti della Questura e un’ambulanza del 118. Ad attenderli, fuori casa, c’era la vittima, che era stata trasportata in ospedale. Per fortuna, nonostante la violenza della coltellata, le ferite che l’indiano aveva riportato non erano gravi. I medici gli avevano infatti diagnosticato una prognosi di quindici giorni. Futili i motivi della lite. Non era la prima volta che la polizia interveniva a casa della coppia per calmare gli animi. In un’occasione la donna aveva spruzzato spray al peperoncino addosso al marito, in un’altra aveva pure cercato di avvelenarlo. Liti furibonde culminate nell’episodio del 24 aprile. In seguito i due coniugi si erano separati. A processo, l’imputata era difesa dall’avvocato Giuditta Evangelisti
Sara Pizzorni