In prestito i due capolavori del museo civico: la critica dalla rivista 'Finestre sull'arte'
Arriva da Federico Giannini, in un articolo pubblicato oggi sulla rivista on line “Finestre sull’arte”, una chiara presa di posizione sulla prassi ormai consolidata dei prestiti di opere d’arte tra musei per mostre temporanee. E il punto di partenza è proprio il nostro Museo Civico: “Tutti coloro – scrive il critico – che, quest’inverno, hanno visitato il Museo Civico ‘Ala Ponzone’ di Cremona, non hanno potuto far altro che vivere un’esperienza incompleta, probabilmente per molti insoddisfacente, dal momento che il più noto museo cremonese, da fine ottobre ai primi di febbraio, s’è trovato a essere privo dei suoi due principali e più conosciuti capolavori: l’Ortolano di Giuseppe Arcimboldi e il San Francesco in meditazione del Caravaggio. Entrambi erano momentaneamente fuori dalla loro sede perché concessi in prestito a mostre temporanee, ovvero quella sull’Arcimboldo a Roma, a Palazzo Barberini, e la grande monografica milanese su Michelangelo Merisi a Palazzo Reale: due mostre che avrebbero potuto tranquillamente rinunciare alle due opere cremonesi senza che il progetto scientifico e divulgativo ne risultasse intaccato. Inutile dire che la reputazione dell’istituto ha in qualche modo sofferto una tale situazione: basta scorrere la pagina del museo su Tripadvisor per imbattersi in alcune recensioni di visitatori delusi per non aver potuto osservare le due opere”.
Giannini fa poi molti altri esempi nazionali di questa che è una prassi ormai consolidata, soprattutto nei rapporti tra grandi istituzioni culturali e piccoli musei di provincia.
Le stesse perplessità erano state espresse lo scorso ottobre dalla consigliera di minoranza Maria Vittoria Ceraso in un’interrogazione: “Due importanti dipinti sono assenti da Cremona per buona parte dell’anno – scriveva -. Una mancanza pesante considerato che proprio in questo periodo in città si svolgono le manifestazioni che più attirano turisti. Una scelta incomprensibile. E mi pareva che in passato anche il Sindaco e la sua lista civica la pensassero nello stesso modo”.
L’amministrazione aveva risposto che il prestito di quadri rappresenta un traino per la notorietà di Cremona fuori dai confini territoriali. E d’altra parte la pratica dei prestiti non è certo nuova. Anche il predecessore del sindaco Galimberti, Oreste Perri, ad esempio, aveva autorizzato la trasferta del san Francesco nel 2013 all’Hermitage di san Pietroburgo per la mostra ‘Da Guercino a Caravaggio, Sir Danis Mahon – 100 anni di passione attraverso il 600’. g.biagi
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