Rubò prodotti all'Esselunga, ma il giudice la assolve: l'imputata è cleptomane
Aveva rubato merce varia al supermercato Esselunga di via Ghisleri, ma arrivata a processo è stata assolta perché malata. Sabrina, infatti, è cleptomane. La cleptomania, e cioè il bisogno patologico di rubare, è considerata una vera e propria malattia, tanto che l’imputata è stata giudicata incapace di intendere e di volere al momento del fatto. Lo ha chiesto non solo la difesa, ma anche il pm, e il giudice Francesco Beraglia ha accolto le richieste e ha emesso sentenza di assoluzione. Il fatto risale all’8 giugno del 2011. Quel giorno all’Esselunga, Sabrina, 52 anni, cremonese, si era impossessata di merce varia per un valore di 77,49 euro. La refurtiva era stata nascosta nella borsetta, ma i movimenti sospetti della donna non erano sfuggiti all’addetto del servizio di vigilanza che l’aveva fermata e trovata in possesso dei prodotti rubati. L’imputata era poi stata sottoposta ad una consulenza psichiatrica che aveva accertato che la 52enne, all’epoca dei fatti, era affetta da un disturbo psichico “con condotte cleptomaniche, tali da escludere totalmente la capacità di intendere e volere”. Nel processo, la donna era difesa dall’avvocato Raffaella Parisi.
Sara Pizzorni