Boom di imprese straniere: nel 2017 le nuove iscrizioni sono il 21,8% del totale
A Cremona le imprese straniere iscritte nel 2017 sono il 21,8% del totale (333 imprese su 1.526): una percentuale tra le più alte in Lombardia, dopo Mantova (con 544 imprese straniere iscritte su 2.064 totali, il 26,4%), Milano (il 22,9% delle 23.346 iscrizioni) e Lodi (22,1%, 196 imprese su 887). A dirlo è un’indagine della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati del registro delle imprese nel 2017.
I settori dove l’imprenditoria straniera ha maggior peso, addirittura più di quella italiana, nel Cremonese sono quelli del commercio. In particolare, i nuovi iscritti del 2017 nel settore degli ambulanti di chincaglieria e bigiotteria sono un monopolio straniero: tutte le nove imprese del settore infatti sono gestite da non italiani. Anche nella ristorazione con preparazione di cibi da asporto gli italiani pesano meno degli stranieri: su 19 imprese iscritte, 13 sono straniere e solo sei italiane (66,67%).
Per quanto riguarda l’artigianato, le imprese di intonacatura e stuccatura straniere nell’87,5% dei casi: 7 su 8, contro una sola italiana. Nell’ambito dei servizi di centri per il benessere fisico sono 5 imprese non italiane su 6 (83,33%). Degno di nota anche il dato sul commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture e di autoveicoli leggeri: su 23 imprese, 15 sono straniere e otto italiane.
Complessivamente sono quasi 12 mila le imprese a conduzione straniera iscritte in Lombardia nel 2017 su 589 mila in Italia, circa 32 iscrizioni al giorno secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. La Lombardia pesa il 20,3% di tutte le imprese con titolari nati all’estero iscritte in Italia ed è straniera ormai oltre un’impresa su cinque (20,8%) che nasce sul territorio regionale. Sono commercio e edilizia i settori più scelti dalle imprese straniere che hanno aperto in Lombardia nel 2017 con oltre 2 mila iscrizioni ciascuno, seguiti dalla ristorazione e dalle attività di supporto alle imprese con circa 900 attività ciascuna.
Tra i principali settori le imprese straniere pesano ormai circa il 90% delle iscrizioni nella spedizione di materiale propagandistico, nel commercio ambulante di chincaglieria e nei centri benessere, circa l’80% nelle confezioni di abbigliamento, commercio ambulante vario e di fiori ed internet e phone point.
Laura Bosio