Incendio via Ghisleri, le fiamme partite probabilmente dal bagno IL VIDEO
Si è concluso a metà pomeriggio il sopralluogo della squadra mobile, al comando del dirigente Mattia Falso, dei vigili del fuoco, coordinati dall’ingegner Massimiliano Russo, e della polizia locale con il comandante Pierluigi Sforza, nell’appartamento di via Ghisleri andato a fuoco. Quasi sicuramente l’occupante, Luigi Aquilino – che risiedeva in un altro stabile di sua proprietà sempre in via Ghisleri – è morto per intossicazione: è stato infatti trovato riverso a terra tra il corridoio e la camera da letto. Alle 13,30, quando hanno iniziato l’intervento, i vigili del fuoco hanno trovato i locali completamente invasi dal fumo e con visibilità quasi nulla. Tutte le finestre erano chiuse e la porta era chiusa dall’interno. Per questo, e per la presenza in ogni stanza della casa di enormi quantità di materiali – carta, plastica, giornali, riviste, pezzi di computer e materiale elettronico – il corpo dell’uomo non è stato trovato subito. Molto probabilmente proprio da questi materiali accatastati per terra dall’anziano, definito un accumulatore seriale, è derivato l’incendio, partito da una candela o da una sigaretta, probabilmente dal bagno o dal corridoio. Questi gli unici ambienti in cui si sono propagate le fiamme: il 115, infatti, è giunto sul posto prima che si propagassero nelle altre stanze. Al momento sembrano escluse cause dolose e intanto è stata disposta l’autopsia per capire se Aquilino sia stato vittima di un malore, o se, come invece appare più probabile, sia morto per intossicazione. Appurato che l’appartamento era utilizzato come magazzino, per questo non era servito da utenze. L’anziano ci aveva solo sistemato una branda per l’occorrenza. Lo stabile interessato dall’incendio non ha subìto danni.
Sara Pizzorni
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