Centropadane, i soci danno il via libera a prosecuzione attività
Disco verde dell’assemblea dei soci di Centropadane per esplorare la possibilità di trasformare la spa che non gestisce più l’A21 in una società in house degli enti locali per la realizzazione e manutenzione delle infrastrutture stradali. L’assemblea dei soci che si è riunita giovedì pomeriggio nella sede di via Colletta ha dato mandato al cda di vagliare insieme allo studio di consulenza Ernst&Young, la possibilità di proseguire l’attività. Di questo avviso anche i soci pubblici cremonesi: il Comune rappresentato dal sindaco Galimberti, la Provincia con il presidente Davide Viola e la Camera di Commercio. L’alternativa, che al momento sembra scartata, sarebbe stata porre in liquidazione la società.
La Provincia è il maggior azionista cremonese con il 15,5% delle quote, il Comune detiene invece poco più del 4% e la partecipata Aem il 3,47. La Camera di Commercio è presente con il 5,71%: in totale i soci pubblici cremonesi detengono il 25,32%, mentre quelli bresciani il 42,4. Confermati i 30 milioni destinati come dividendi ai soci quest’anno, ma la decisione finale sulla loro distribuzione verrà presa in una prossima assemblea probabilmente la stessa che approverà il bilancio, prevista a fine giugno. Strettamente legata alla sopravvivenza di Centropadane è la realizzazione della autostrada Cremona Mantova. g.b.