Lettere

'Chiarezza sulle
responsabilità rifiuti
al Cambonino'

da Marcello Ventura, Fratelli d’Italia

Ancora nei giorni scorsi ho letto più volte lamentele documentate da foto sullo sporco preoccupante e non igienico che lascia questa raccolta differenziata in più parti della città; perché farla ( giusto farla ma con regole e logica ) senza una logica di buonsenso, solo per raggiungere in poco tempo numeri da record da sbandierare, incuranti della differenza tra esercizi commerciali e case private, solo perché l’illogica ideologia politica dell’Assessore deve primeggiare.
Questa purtroppo è l’unica cosa che conta.
Le foto riguardano più parti di città, quindi a testimonianza della generalità del problema.
Ma ancora una volta a colpirmi è il Cambonino, non tanto perché lo preferisco ad altre zone, ma perché nonostante 2 esposti fatti all’ex ASL conclusosi con prescrizioni da rispettare e mai rispettate dal Comune, la situazione non è cambiata di una virgola.
Allora ho approfondito ancora di più per vedere di chi è la colpa se i locali sono inadeguati e non igienici, se dell’ALER proprietario dei palazzi o del Comune che i palazzi li ha in gestione.
Bene, prima che venga fatta la solita inutile riunione fiume con mezza giunta, Aler, Gestore …., voluta dall’Assessore che crede di risolvere i problemi parlando, voglio fare chiarezza.
Quando sono nati i palazzi del Cambonino in questione, i locali immondizie c’erano ed erano assolutamente a norma.
Quando si è iniziato con la differenziata durante l’Amministrazione Perri, questi locali si sono rivelati sempre assolutamente idonei perché la raccolta era partita in modo da non creare disagi.
Finalmente si arriva all’Amministrazione odierna, dove l’Assessore, senza ogni logica vera ma solo con ideologia politica neanche tanto pratica, spinge la differenziata a dei livelli tali che i gestori sono fin obbligati a cambiare i mezzi per la raccolta.
Mezzi che sono troppo grossi ed ingombranti per arrivare ai locali immondizie di quei palazzi.
Come fare quindi? Il Comune chiede una autorizzazione per trasformare 2-3 garages vicini all’uscita dell’interrato, in locali immondizie, senza il minimo rispetto delle norme igieniche sanitarie e dei relativi regolamenti.
Da qui nascono i problemi.
Concludendo: ma perché prima di fare la raccolta spinta, l’Assessore non si è documentata se i palazzi potevano o meno sopportarla?
E’ logico che ora l’ALER, in qualità di proprietario debba spendere più di euro 100.000,00 per fare dei locali nuovi a norma esterni, quando senza la cecità dell’Assessore non ci sarebbe stato bisogno? Giocano sempre con i soldi degli altri.
Ora nella prossima riunione di settimana prossima, si parlerà di aria fritta come sempre con il Comune fermo sulle sue posizioni?
Manca anche l’educazione alla differenziata ed all’uso dei contenitori per gli abitanti stranieri che bellamente o mettono tutto insieme rendendo tutto inutile, o lasciano tutto fuori essendo nati e cresciuti nell’inciviltà.
Non bastano i cartelli multilingue per educare le persone, bisogna scendere con concretezza d un confronto, ma il “nobile “ Assessore non lo ha mai fatto.
E neanche i tutor condominiali e nemmeno i mediatori culturali, tutti lautamente pagati. Che ci stanno a fare?
Se già si insegnasse questo, sarebbe un bel passo avanti.
Ecco, siamo ancora al punto di partenza. Questa Amministrazione pensa di trasformare il quartiere in un ghetto.
Ma la mia battaglia continuerà per ridare civiltà al quartiere e soprattutto dignità ai cremonesi costretti a vivere in quei palazzi insieme ed oscurati dalle più di 20 etnie messe, con chissà quale criterio per la graduatoria, a vivere insieme a loro.
Il 2019 è vicino e credo che ora il quartiere, dopo anni di soprusi e mancata considerazione, sia ora veramente stanco.

Marcello Ventura
Fratelli d’Italia
Membro Assemblea Nazionale

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