Cronaca

Arriva un regolamento per l'uso e la fruizione del parco del Po e del Morbasco

Per la prima volta un regolamento per l’uso e la fruizione del parco sovracomunale del Po e del Morbasco. I comuni coinvolti, oltre a Cremona, che è capofila, sono Gerre de’ Caprioli, Bonemerse, Castelverde, Sesto ed uniti, Spinadesco e Stagno Lombardo; ogni comune dovrà pretestare il regolamento nei vari consigli comunali, ma non solo. I comuni dovranno anche concordare il piano degli interventi all’interno del parco. Già passato dal consiglio comunale di Castelverde, ora il regolamento lunedì prossimo sarà presentato nella commissione consigliare territorio a Cremona, la superficie del PLIS è attualmente di 6700 ettari; è connotata da ambienti boschivi, zone umide, ambienti rurali (gran parte del PLIS è infatti occupato da terreni coltivati). Oltre ad essere ricca di altre zone di particolare interesse naturalistico nonché di testimonianze vive della cultura e della tradizione locale. 27 in tutto gli articoli che vanno a costituire il regolamento: si tratta per lo più di norme di comportamento che vanno a tutelare questa vasta area: non sono ammesse discariche. Vietato danneggiare, asportare e tagliare ogni tipo di piante. Le pratiche agricole dovranno attenersi alle prescrizioni normative vigenti. Non è consentito l’utilizzo di fanghi di depurazione, vietato arrampicarsi sugli alberi, costruirvi piattaforme/capanne, appendere corde, tendere cavi, inchiodare tavole o altro ai tronchi. È vietato danneggiare, disturbare, catturare o uccidere animali, e danneggiare i loro ambienti. Spiccano anche alcune norme comportamentali per i visitatori e gli utenti che sono tenuti a mantenere comportamenti conformi all’ordine pubblico, alla pubblica decenza e buon costume. E’ vietato esporsi nelle vie, negli esercizi e nelle aree destinate ad uso pubblico in costumi indecorosi. L’ente gestore, su indicazione degli uffici competenti, può disporre la chiusura temporanea di alcune aree del PLIS per operazioni di manutenzione o per motivi di pubblica sicurezza. Nel caso in cui si disattendano le regole le sanzioni possono arrivare fino a 500 euro.

Silvia Galli

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