Cronaca

Lite in campo e manata: in Castello Ostiano-Gussola ci scappa la querela

Un fatto di cronaca su uno dei nostri campi da calcio. Quando è così, non è mai bello, ma dal prato verde si è passati alla caserma dei Carabinieri, dove è stata sporta addirittura denuncia per lesioni personali. Tutto è accaduto il 28 gennaio, terza giornata di ritorno del campionato di Seconda categoria di calcio, girone J, quello per metà cremonese e per metà casalasco.

Accade che un calciatore del Gussola, in trasferta in quella occasione, classe 1988, nato a Napoli ma residente a Bozzolo, ad un certo punto nella concitazione del match, che all’epoca metteva in palio preziosi e pesanti punti salvezza, sferri un colpo – secondo alcuni testimoni fortuito, secondo altri no – a un calciatore del Castello Ostiano, 25 anni, residente a Gottolengo, in provincia di Brescia. In realtà il fatto, come si evince dalla documentazione pervenuta ai carabinieri di Cremona, sarebbe accaduto al termine dell’incontro di calcio, dunque mentre le squadre si stavano recando negli spogliatoi.

Il classe 1988 del Gussola, apostrofato pesantemente durante il match, nel parapiglia dopo il fischio finale dà una manata alla rete di recinzione del campo, e oltre la rete si trova l’atleta dell’Ostiano, che quella gara dunque non l’ha nemmeno giocata, seguendola dalla tribuna a bordo campo. Il 25enne dice però di essere stato colpito e accusa però il colpo. Nella stessa partita, molto accesa, terminata sul 2-2, con la squadra locale che riuscì a rimontare all’ultimo minuto la situazione di svantaggio, un atleta del Gussola in un diverso episodio della gara riporta peraltro la frattura del setto nasale.

In ogni caso il 25enne bresciano che gioca nell’Ostiano ha allegato, nello sporgere querela, la documentazione medica. Lo stesso era stato poi trasportato all’ospedale di Manerbio perché accusava un forte dolore: quando è arrivato al nosocomio bresciano, pure al 25enne colpito da quella manata è stata riscontrata la frattura del setto nasale. Una situazione che vede le due società estranee ai fatti e ora intenzionate a riportare la calma, contattando anche la Figc di Cremona, per evitare che dal campo di calcio, ora che si è arrivati in caserma, si finisca in un’aula di tribunale.

Giovanni Gardani

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