Quartiere Po: il direttivo si spacca. Presidente, consigliere e segretario si dimettono
Crisi all’interno del direttivo del comitato di quartiere Po. Si sono dimessi tre consiglieri: la presidente Maria Luigia Bernuzzi, Gianfranco Felloni e il segretario Franco Pianta che stanno maturando l’idea di dar vita a un comitato spontaneo. Una crisi che nasce dalle divisioni interne maturate negli ultimi mesi, dal rinnovo del direttivo lo scorso autunno imputabile, secondo indiscrezioni, all’appiattimento della maggioranza del direttivo su posizioni filo – amministrazione comunale. Ma la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, mettendo in minoranza 5 a 4 il gruppo della presidente, sarebbe stata la sfiducia verso il consigliere Felloni dopo una sua intervista nel quale richiamava l’amministrazione comunale a precise responsabilità in tema di edilizia scolastica. Felloni già nel precedente mandato aveva segnalato i ritardi nell’adeguamento dei dispositivi di sicurezza antincendio presso la scuola media Virgilio. A questo tema se ne sono aggiunti altri, tra cui la viabilità nel quartiere conseguente al cantiere di via del Sale, e la promessa non ancora mantenuta dal comune di dotare il comitato di una sede.
Le dimissioni, irrevocabili, avranno decorrenza dal 25 aprile. Nella lettera inviata dai tre consiglieri al sindaco Galimberti, all’assessore Rosita Viola e all’ufficio periferie, si profila anche il ricorso alle “opportune vie a salvaguardia della propria integrità morale, professionale, a tutela della riservatezza e contro ogni divulgazione di accadimenti e comunicazioni avvenute nell’esercizio del ruolo chiamati a ricoprire dal Comitato di Quartiere medesimo, come già avvenuto in passato. Ancora increduli e turbati dagli ultimi accadimenti e incontri, nonchè dalla veemenza delle comunicazioni verbali e scritte intercorse fra alcuni membri del direttivo, lesive dell’onorabilità degli scriventi, al limite della calunnia: atteggiamenti ripetuti e perpetrati nei pochi mesi trascorsi dalle ultime elezioni, che hanno di fatto reso impossibile svolgere il proprio ruolo nel direttivo, inficiando le finalità che dovrebbero essere alla base del direttivo stesso. Fatti gravissimi e inaccettabili che denotano, secondo noi, di aver posto in atto deliberatamente un modus operandi estremamente offensivo e irrispettoso nei confronti non solo del nostre persone ma forse di tutto il direttivo”.
La decisione delle dimissioni è scaturita in seguito ad un incancrenirsi di situazioni che sarebbero esplose nell’ultima riunione di direttivo sabato scorso, 14 aprile. “Non si è mai formato un gruppo di lavoro coeso – afferma la presidente Bernuzzi – con atteggiamenti spesso accusatori nei confronti di tutto e tutti, stanchi di dover sempre misurare le parole e poi comunque sbagliare ancora, sempre messi in contraddizione e sotto accusa”. Accuse che inizialmente venivano rivolte solo alla presidente e che poi si sarebbero estese a chi la appoggiava.
Bernuzzi accenna poi a “toni e le parole sempre sibilline e che sottintendono altro”, si dice certa di avere agito in “buonafede e coscienziosamente. Ci saranno nuovi ingressi, nuova linfa e forza per continuare l’impegno assunto per cui ci si era candidati e per cui si è stati eletti”.
Il 24 aprile è prevista una riunione di coordinamento tra tutti i presidenti dei comitati di quartiere e sarà questa l’occasione per il saluto finale. A Bernuzzi subentrerà, secondo statuto, il vicepresidente Tomasoni.
Federica Bandirali – Giuliana Biagi