Cronaca

Tangenti sanità, Cassazione conferma la condanna a 5 anni per Guarischi

Confermata in Cassazione  la condanna a 5 anni di carcere per l’ex consigliere lombardo di Forza Italia Massimo Gianluca Guarischi, imputato per corruzione nel processo su un presunto giro di tangenti nella sanità e accusato di essere l’anello di congiunzione tra imprenditori del settore sanitario e pubblici ufficiali della Regione Lombardia, corrotti per far approvare delibere di giunta.

Guarischi, fedelissimo dell’ex governatore Formigoni, era stato condannato in secondo grado per corruzione aggravata, a marzo 2017, dai giudici della seconda corte d’appello di Milano, confermando la pena già inflitta in primo grado. Nella sua requisitoria l’accusa rappresentata da Lucilla Tontodonati aveva evidenziato come fosse  “pienamente provato l’accordo corruttivo” con l’imprenditore Giuseppe Lopresti, titolare della Hermex Italia (che aveva già chiuso i propri conti con la giustizia patteggiando la pena a 2 anni e 10 mesi di carcere), il quale, per il tramite di Guarischi, avrebbero ottenuto che la Regione finanziasse, “senza una regolare gara”, l’acquisto di un acceleratore lineare per i malati oncologici dell’ospedale di Cremona, il ‘Vero’, macchinario da loro commercializzato che sarebbe costato il doppio rispetto al prezzo di listino.

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