Cronaca

'Frase sbagliata' all'amica del figlio. Padre accoltella 28enne davanti al Juliette

L’avvocato Vezzoni

E’ accusato di lesioni aggravate, un papà di 43 anni originario della Sardegna e residente nel cremonese per aver accoltellato, nel marzo dell’anno scorso nel parcheggio della discoteca Juliette, un albanese di 28 anni residente a Cremona che avrebbe pronunciato frasi, a giudizio dell’imputato, poco gradite rivolte ad una ragazza che il 43enne aveva accompagnato insieme a suo figlio ventenne e ad altri amici. In realtà agli atti risulta che la frase pronunciata dalla parte offesa sia stata ‘Ciao, non sei al Kavarna?’, in quanto i due ragazzi si erano conosciuti al centro sociale. Una frase che non si sa per quale motivo avrebbe fatto scattare l’ira del 43enne. Tra quest’ultimo e il giovane albanese erano prima volate parole grosse, e poi si era passati alle vie di fatto. Fino a quando l’imputato aveva estratto un coltello con il quale si era avventato contro il ragazzo, colpito al polpaccio sinistro e al torace, riportando lesioni giudicate guaribili in 15 giorni.

L’avvocato Giribaldi

Quella sera nel parcheggio del Juliette erano arrivati i carabinieri che si erano trovati di fronte a una sorta di atteggiamento omertoso, in quanto i presenti non avevano fornito alcuna indicazione utile alla ricostruzione dei fatti. La vicenda, che all’inizio sembrava ruotare attorno ad un regolamento di conti nell’ambiente dello spaccio di sostanze stupefacenti, era poi stata chiarita e ricondotta ad un’aggressione nata da futili motivi. Nel processo, che si celebra davanti al giudice Giulia Masci, l’imputato è difeso dall’avvocato Stefania Giribaldi, mentre la parte offesa è assistita dall’avvocato Alessandro Vezzoni. Si torna in aula il prossimo 15 ottobre.

Sara Pizzorni

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