Cronaca

Aggressione al capotreno, sentito il senegalese: 'Volevo pagare, non l'ho rapinato'

Giordano Stagnati con il suo avvocato Massimiliano Cortellazzi

Non era riuscito a fare il biglietto perché era in ritardo e “perché c’era coda”. Aveva intenzione di pagare sul treno. Ma il capotreno gli aveva gettato via la carta di credito prepagata. Questo quanto affermato oggi in aula a Brescia dall’imputato, Moussa Diatta, il 23enne senegalese che secondo l’accusa, lo scorso 23 settembre, sul treno in viaggio da Brescia verso Cremona, aveva aggredito e rapinato il capotreno Giordano Stagnati, 25 anni, cremonese, licenziato da Trenord per aver pronunciato un insulto razziale verso il passeggero.

Diatta era poi stato fermato dai carabinieri poco lontano dalla stazione di Bagnolo Mella dove era sceso, e trovato in possesso dei beni aziendali portati via con la forza al capotreno: il palmare e il pos per i pagamenti con le carte di credito. Si era anche già cambiato gli abiti. Sentito in aula, il senegalese ha riferito che stava andando a far denuncia ai carabinieri e che si era cambiato in quanto il capotreno, nell’aggredirlo, gli aveva strappato i vestiti.

Una versione, quella dell’imputato, contestata dall’avvocato Massimiliano Cortellazzi, parte civile per Stagnati. Per il legale, non regge la giustificazione di non aver potuto comprare il biglietto per via della coda, in quanto “alla stazione di Brescia ci sono diversi distributori automatici” che il senegalese avrebbe potuto utilizzare, mentre per quanto riguarda la carta prepagata, l’avvocato Cortellazzi ha ricordato che era risultata essere priva di copertura. Il capotreno, prima di gettarla, l’aveva controllata: lo prova la documentazione elettronica.

Moussa Diatta è a processo con il rito abbreviato che era condizionato a sentire la testimonianza della giovane passeggera, autrice del filmato amatoriale dell’aggressione diffuso sui social e sulla stampa. La ragazza è stata denunciata dall’avvocato Cortellazzi per aver diffamato il suo cliente. Su facebook, aveva postato offese e frasi ingiuriose nei confronti di Stagnati, reo di avere ripetutamente insultato il senegalese, di avergli sottratto la carta di credito con cui aveva tentato di pagare e di averlo morso al braccio. Sul social network la giovane aveva definito Stagnati un ‘malato psicopatico da rinchiudere’, ‘razzista’ e ‘lurido pezzente’.

Sentita oggi in aula, ha confermato le accuse contro il capotreno, dicendo che aveva urlato frasi a sfondo razziale e di aver assistito alla scena dell’aggressione da parte di Stagnati contro l’imputato. Dalle domande dell’avvocato Cortellazzi è però emerso che la ragazza era stata sanzionata poco prima dallo stesso capotreno perché sprovvista di biglietto, e che indossava le cuffiette per la musica. “Sentivo lo stesso perché urlavano”, si è giustificata. E ancora: secondo il legale, quel video “è parziale e con tagli evidenti”, e in aula è stato mostrato un fotogramma in cui si vede il senegalese afferrare il capotreno che è a terra.

La sentenza per l’imputato è prevista per il prossimo 9 maggio.

Sara Pizzorni

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