Politica

Lega si propone a guida città Il candidato? 'Non scegliamolo negli ultimi 15 giorni'

foto Sessa

La Lega cavalca l’onda favorevole (25% alle ultime elezioni regionali) e si candida come partito leader della città, con l’elenco di 10 punti programmatici per le amministrative 2019, presentati questa mattina nella sede di via Araldi Erizzo dal capogruppo in consiglio comunale Alessandro Carpani, affiancato da tutti gli eletti nell’ultima tornata: i parlamentari Silvana Comaroli e Simone Bossi, il consigliere regionale Federico Lena e poi il consigliere comunale Alessandro Fanti, il segretario cittadino Pietro Burgazzi. Primo punto sicurezza: ripristino dell’intero organico della Polizia Municipale, con servizio notturno, oggi inattuabile, e presidio fisso presso la casa dell’accoglienza. Su immigrazione: uscita del Comune dalla rete nazionale Sprar (accoglienza richiedenti asilo), chiusura del centro di accoglienza profughi di Picenengo e sua trasformazione in alloggi per famiglie cremonesi; abolizione della consulta stranieri, “strumento assolutamente inutile, che non interessa nemmeno agli immigrati visto che sono andati a votare in pochissimi. Chi si vuole integrare, lo fa senza bisogno della consulta, che è solo una bandierina per l’assessorato”.
E poi: cura del centro storico e assessore al commercio scelto di concerto con le associazioni di categoria all’interno di un tavolo permanente.
Sul possibile candidato sindaco la Lega non si sbilancia: “Prima costruiamo il programma, poi guardiamo ai nomi, siamo aperti a tutte le forze politiche”, hanno spiegato i vertici, a cominciare da Forza Italia (tra il pubblico il segretario cittadino Carlalberto Ghidotti), con cui “collaboriamo bene in consiglio comunale e che ringrazio di essere intervenuto” ha detto Carpani.”Magari però evitiamo di scegliere il candidato sindaco negli ultimi 15 giorni”. Evitato qualsiasi riferimento al nome che circola di più in queste settimane, Carlo Malvezzi, su cui però ci sarebbero parecchie resistenze (mai dichiarate ufficialmente) da parte della Lega, vista l’esperienza negativa nella giunta Perri di cui Malvezzi era vice e la tendenza generalizzata tra i partiti a scegliere candidati sindaci dalla società civile.
Disponibili a fare alleanze anche con i 5Stelle a livello locale? “Aperti a tutti – replica Simone Bossi – ma le alleanze a livello di capoluoghi di provincia vanno concordate con la segreteria nazionale. A Cremona in passato abbiamo commesso degli errori e per questo chiediamo scusa. Lo abbiamo fatto anche quando siamo usciti dall’amministrazione Perri perchè quando non sei messo in condizione di operare è meglio uscire. E abbiamo pagato cara quella scelta di coerenza, lo abbiamo visto nelle elezioni amministrative. Oggi è un nuovo punto di partenza: scriviamo un programma, condividiamolo con altre forze politiche e presentiamoci con persone capaci”.
L’assenza di assessori nella neonata giunta Fontana, in Regione, non rappresenterà un problema, per il consigliere Lena: “Anche Lodi non aveva un assessore nello scorso mandato, ma non mi pare che il parco tecnologico sia stato tagliato fuori. E poi vedremo come andrà con la nomina dei presidenti di commissione, ancora da definire”. “C’è stato una sorta di bilanciamento tra province della Bassa – ha aggiunto Bossi -. Nello scorso mandato erano rappresentate in giunta le province di Cremona e Mantova, stavolta lo sono quelle di Lodi e Pavia. Questo non vorrà dire marginalità del territorio: preannuncio già la prossima visita a Cremona dell’assessore Foroni (territorio e protezione civile, da Lodi, ndr) e presto sarà qui anche l’assessore bresciano all’agricoltura (Fabio Rolfi, bresciano, ndr)”. g.biagi

Il pubblico nella sede della Lega , al centro Carlalberto Ghidotti, FI

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