Cronaca

Contattava i clienti usando Fb, in manette ennesimo spacciatore degli studenti

AGGIORNAMENTO – Contattava i clienti attraverso l’uso dei “social network” per fissare gli appuntamenti e cedere droga ai giovani, in modo da eludere eventuali intercettazioni telefoniche. E’ stato così arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cremona, agli ordini del maggiore Rocco Papaleo, Z.V., spacciatore albanese di 29 anni, residente a Cremona. Dopo un attento monitoraggio dell’attività dell’uomo su Facebook, i militari hanno appurato che dietro la copertura di numerosi appuntamenti fissati in vari luoghi della città, vi era in realtà un florido giro di spaccio.

In un caso per esempio, sembrava che il soggetto dovesse incontrarsi con un amico nei pressi di una chiesa per pregare “Maria assieme”: una frase in codice che stava a sottendere la cessione di marijuana. Infatti nel corso di un a servizio di osservazione, appositamente effettuato dai Carabinieri, nel tardo pomeriggio di mercoledì, in cui l’uomo è stato pedinato durante il suo itinerario, è stato sorpreso in via Eridano, dopo aver ceduto in pochi minuti dosi di marijuana a tre studenti di anni 18-21 e 22.

Dopo la terza cessione i militari sono intervenuti, ma il pusher ha tentato di dileguarsi, fuggendo a piedi, e ha opposto resistenza spintonando uno dei miliari. I carabinieri sono però riuscito ad avere la meglio su di lui mettendogli le manette intorno ai polsi. Occultati nella tasca dei pantaloni, lo spacciatore nascondeva altre due dosi di marijuana, contenuti in cellophane, per un totale di 10 grammi, nonché 50 euro ritenuti provento di spaccio. Una successiva perquisizione domiciliare ha consentito inoltre di rinvenire altri 40 grammi della stessa sostanza, già pronta per lo smercio al dettaglio, occultata nella camera da letto, all’interno di una borsa.

I tre giovani clienti verranno segnatati alla Prefettura di Cremona quali assuntori di sostanza stupefacente. Continuano gli accertamenti da parte dei militari della Compagnia di Cremona finalizzati al svelare l’effettivo giro di spaccio tra i clienti di Z.V. anche sfruttando il materiale sequestrato. Gli elementi raccolti hanno consentito di appurate che lo stupefacente era venduto ad un prezzo di 10 euro per 5 grammi.

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