Derubarono anziano appena uscito dalla banca: marito e moglie cileni patteggiano
Il 22 luglio scorso avevano derubato un cremonese di 88 anni che poco prima, in compagnia della moglie, aveva prelevato denaro alla filiale della banca Intesa San Paolo di piazza Stradivari. Lo avevano seguito fino in piazza Marconi dove erano entrati in azione sporcando la giacca della vittima con del liquido decolorante. Poi, con la scusa di aiutarlo a ripulirsi, gli avevano sfilato i 1500 euro che aveva appena prelevato dalla banca. Oggi davanti al giudice Maria Stella Leone i due autori del furto, una coppia di cileni, hanno patteggiato due anni, pena sospesa. Juan Carlos Baez, 37 anni, e la moglie Sonia Lourdes Donaire Pinto, 36 anni, in carcere dallo scorso settembre, quando erano stati identificati ed arrestati dagli agenti della squadra mobile di Cremona, oggi sono stati liberati. I due, accusati di furto aggravato e continuato in concorso, erano difesi dall’avvocato Paolo Rossi.
Senza fissa dimora e incensurati, avevano agito indisturbati in varie province e avevano derubato per lo più anziani appena usciti dalle banche. Dopo due mesi di indagini, gli uomini della Questura li avevano arrestati. Dalle immagini delle telecamere dell’istituto di credito di piazza Stradivari e delle zone limitrofe gli investigatori avevano potuto accertare che il cileno era entrato in banca in attesa di una possibile vittima: era seduto e si stava guardando attorno. Una volta individuato l’88enne, il malvivente, in costante contatto telefonico con la complice, aveva seguito l’anziano e la moglie fino in piazza Marconi, dove la coppia di cremonesi aveva parcheggiato la macchina. Ad entrare in azione era stata la cilena: la donna aveva versato sui vestiti dell’88enne un liquido decolorante, facendogli notare che si era sporcato la giacca. Dopo pochi istanti nella conversazione si era inserito anche il 37enne cileno che, facendo finta di aiutarlo a ripulirsi, gli aveva sfilato dalla giacca i 1500 euro che aveva appena prelevato dalla banca.
Durante le indagini, la mobile era riuscita ad individuare le utenze telefoniche in uso ai due malviventi, intestate a due prestanome (due stranieri inesistenti). In questo modo era stato ricostruito tutto il percorso delle utenze. Dall’analisi dei dati si era capito che i due, il 28 settembre scorso, erano tornati a colpire a Cremona. Gli agenti avevano così preparato una serie di pattugliamenti davanti ai principali istituti bancari cittadini, riuscendo anche ad individuare l’auto con la quale erano arrivati in città: una Seat nera presa a noleggio a febbraio a Barcellona. La macchina era parcheggiata in piazza Lodi. Era aperta e con le chiavi sotto il tappetino. In questo modo, se uno dei due fosse stato individuato, l’altro avrebbe potuto fuggire. Quella stessa mattina la cilena si era presentata alla banca Intesa San Paolo, ma aveva tradito del nervosismo: convinta forse di essere osservata, aveva deciso di uscire. Seguita dai poliziotti, era stata successivamente fermata. Il complice, invece, era stato bloccato nei pressi dell’auto parcheggiata.
Per gli inquirenti, si trattava di ladri seriali che con le stesse identiche modalità avevano messo a segno altri 13 furti in varie province, tra cui Novara, Brescia, Savona, Parma, Padova.
Sara Pizzorni