Cronaca

Ricerca oncologica, 'Repubblica' cita Cremona tra le eccellenze nella sperimentazione clinica

L’Unità Operativa Multidisciplinare di Patologia Mammaria e Ricerca Traslazionale dell’ASST di Cremona citata dal quotidiano “La Repubblica” tra le strutture di riferimento in Italia in grado di condurre sperimentazioni di nuove molecole precoci dei farmaci. L’articolo, dal titolo “La ricerca diventa precisione”, firmato da Letizia Gabaglio parte dalla constatazione che “per avere farmaci praticamente ‘su misura’ bisogna che anche il processo di validazione della loro sicurezza ed efficacia cambi faccia, diventi appunto più specifico e puntuale”. Nel concreto, servono prove di efficacia su gruppi sempre più ristretti, quindi condotti non tanto in grandi strutture e su grandi numeri, ma in più centri ricerca di piccole dimensioni: “Diventa sempre più importante quindi attrarre studi nelle prime fasi, quelle che servono a dimostrare che una molecola è sicura, che funziona e in quale dose”. Insomma, servono centri adatti a condurre sperimentazioni di fase I e anche se in ritardo, l’Italia si sta attrezzando anche se “siamo ancora troppo lenti nel concedere le autorizzazioni necessarie per avviare le sperimentazioni, rischiando così di non essere competitivi con altri Paesi che invece garantiscono tempi più veloci”.

Le sperimentazioni cliniche di fase I sono condotte da non molti centri specializzati, e l’Unità Multidisciplinare di Patologia Mammaria e Ricerca Traslazionale dell’ospedale di Cremona, diretta da Daniele Generali, è una di queste. Insieme a nomi prestigiosi della ricerca italiana: Meyer di Firenze, Besta di Milano, azienda ospedaliera universitaria di Pisa. In particolare, le “sperimentazioni che si occupano di farmaco-genetica sono oltre il 15% del totale e il 25% di quelle sulle malattie rare (…)”.

l’UO Multidisciplinare di Patologia Mammaria e Ricerca Traslazionale dell’ASST di Cremona  è stata di recente riconfermata da EUSOMA (European Society of Breast Cancer Specialist) come punto di riferimento per la diagnosi e il trattamento del tumore della mammella nel territorio cremonese. La certificazione EUSOMA garantisce l’esistenza di un percorso senologico completo che sviluppa attività di diagnosi e cura secondo specifici parametri, quali, il numero minimo di casi di patologia maligna trattati per anno, che non deve essere inferiore a 150. Assicura, inoltre, alle pazienti in cura presso l’Unità Operativa, spazi adeguati, estrema competenza e professionalità da parte dei professionisti.

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