Cronaca

Presi il rapinatore della tabaccheria di via Manzoni e il suo complice

Sono stati arrestati dai Carabinieri il rapinatore della siringa e il suo complice, che lo scorso 21 febbraio avevano rapinato la tabaccheria di via Manzoni, rinchiudendo la titolare all’interno del negozio. Si tratta di P.D., 47enne nato a Brescia e residente a Cremona e M.A., 36enne nato a Cremona e residente a Grumello Cremonese, di fatto senza fissa dimora.

Nei confronti dei due sono scattate le manette a seguito di una lunga indagine, seguita dall’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare da parte del gip Letizia Platé su richiesta del Pubblico Ministero Lisa Saccaro. L’imputazione nei confronti dei due uomini è “perché, in concorso tra loro, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, P.D., parzialmente travisato in volto, minacciando la parte offesa con una siringa piena di sangue e chiudendola a chiave fuori dalla sua tabaccheria, e M. A. attendendo il complice a bordo dell’autovettura Peugeot 206 SW, sulla quale i due si davano alla fuga, si impossessavano delle chiavi della tabaccheria Barbieri sottraendola alla titolare. Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto con un’arma e da persona travisata”.

Era il pomeriggio del 21 febbraio quando la proprietaria era stata minacciata da un uomo, che, entrando in tabaccheria mentre la donna era al telefono, le aveva puntato contro una siringa piena di liquido rosso intimandole di consegnargli tutti i soldi. A quel punto la donna era fuggita sul retro, nel cortile dell’edificio, chiamando aiuto. Sentendola, una vicina aveva prontamente avvisato le forze dell’ordine. Nel frattempo il malvivente aveva chiuso la porta sul retro con la chiave, impedendo così alla proprietaria di rientrare per poter cercare indisturbato i soldi, che però non aveva trovato.

Intervenuti sul posto i Carabinieri della Compagnia di Cremona, agli ordini del maggiore Rocco Papaleo, avevano dato il via alle indagini, riuscendo a rinvenire  nel  parcheggio delle tranvie di via Dante un giaccone di colore beige ed un paio di scarpe di colore marrone scuro del tutto simili per fatture e colore a quelli descritti dalla titolare della tabaccheria come indossati dal rapinatore. All’interno di una tasca del giubbino era anche stato rinvenuto il tappo di una siringa sporco di sangue.

E’ seguita l’acquisizione delle immagini di alcune telecamere situate in luoghi limitrofi alla tabaccheria rapinata, nonché quelle presenti all’ingresso del vicino museo civico. I militari sono così riusciti a individuare il veicolo utilizzato dal rapinatore per raggiungere il luogo del fatto e la presenza di un complice. In particolare da alcune immagini hanno appurato che il rapinatore aveva raggiunto il luogo a bordo di un’autovettura Peugeot 206 SW, colore carta da zucchero, in compagnia di un altro uomo che stava alla guida.

I due avevano parcheggiato in via Ugolani Dati nei pressi del museo civico. L’Autista era quindi sceso dal mezzo e si era recato davanti alla tabaccheria per una prima verifica; successivamente anche il complice si era recato alla tabaccheria, proprio nel lasso di tempo in cui si svolgeva la rapina.  L’uomo era quindi tornato alla macchina, che nel frattempo era stata spostata in via Faerno. Le telecamere di sicurezza poste lungo il tragitto di fuga hannp il veicolo percorrere via Faerno, raggiungere viale Trento e Trieste sino a raggiungere il parcheggio di via delle tramvie, dove poi erano stati trovati i vestiti usati dal rapinatore.

Nel corso delle successive indagini i Carabinieri hanno individuato un’autovettura uguale per modello, colore e caratteristiche a quella riprese dalle telecamere, riuscendo così a risalire al proprietario, P.D. Sono seguiti pedinamenti e controlli, durante i quali i militari hanno notato la presenza dell’auto parcheggiata davanti al Serd di via Postumia, e sono riusciti ad identificare compiutamente i due uomini.

Visto il pericolo di reiterazione del reato da parte dei due, persone tossicodipendenti con numerosi precedenti di polizia anche per reati contro il patrimonio, e senza una fonte di reddito lecita, è stata emessa nei loro confronti la misura della custodia cautelare in carcere. P.D. è stato quindi rintracciato, a seguito di un servizio di osservazione, dai Carabinieri di Cremona nella mattinata di sabato 24 marzo, mentre si trovava a Casalmorano, mentre M.A., è stato rintracciato e tratto in arresto in via Postumia. Gli arrestati, sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale di Cremona.

Intanto continuano gli accertamenti al fine di stabilire eventuale collegamenti dei due rapinatori con altri episodi simili avvenuti negli ultimi mesi. Determinanti in tal senso saranno le risultanze degli interrogatori dei due difronte al Gip.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...