Cronaca

Minacciato con pistola fuori da scuola. Chiedevano soldi Imputati condannati a 6 anni

Estorsione ai danni di un minorenne: con questa accusa il collegio dei giudici (presidente Maria Stella Leone, a latere i colleghi Francesco Beraglia ed Elisa Mombelli) ha condannato entrambi gli imputati ad una pena di 6 anni di reclusione e a 5.000 euro di multa. Colpevoli del reato, Alexandre Jean Jacques Gadji, ivoriano di 28 anni, e Zakaria Aknouch, marocchino di 33 anni. Vittima, Roberto, oggi 19 anni, all’epoca dei fatti minore. L’episodio, che risale al 26 gennaio del 2015 a Cremona, è stato raccontato oggi in aula dalla stessa vittima, che era stata minacciata all’uscita da scuola con una pistola. Quel giorno Gadji aveva avvicinato Roberto dopo la scuola chiedendogli se volesse acquistare hashish. “Io al momento gli ho detto di sì”, ha riferito oggi il giovane, “ma l’ho detto per paura, in realtà non sapevo cosa fare. Ci siamo messi d’accordo che ci saremmo visti più tardi, ma per me quello era un periodo difficile, le cose a scuola non andavano bene, c’erano discussioni in famiglia, al pomeriggio non potevo uscire e a quell’appuntamento non mi sono presentato. E da lì sono iniziati i problemi”.

Gadji, che invece si era presentato con l’hashish, era stato trovato con la droga dalle forze dell’ordine, ed era finito nei guai. Da Roberto, l’ivoriano, insieme al complice marocchino, aveva preteso un pagamento di 500 euro, denaro con cui Gadji avrebbe dovuto pagare l’avvocato per risolvere i suoi problemi con la giustizia per colpa di Roberto. Quando si era ripresentato, Gadji aveva portato anche Zakaria e altri due ragazzi. Roberto stava aspettando l’autobus quando era stato avvicinato dal quartetto arrivato a bordo di un’auto. “Gadji e Zakaria mi hanno minacciato”, ha raccontato il giovane. “Se non ci dai i soldi ti veniamo a prendere a casa, fai una brutta fine. A quel punto mi hanno caricato in macchina e siamo andati fino a casa mia. In auto, Zakaria mi ha mostrato una pistola”.

Una volta arrivato a casa, Roberto aveva chiesto aiuto a sua madre, dicendole che doveva i soldi a persone per le quali avrebbe dovuto vendere della roba che però aveva perso. La donna, presa dal panico, gli aveva consegnato 300 euro che il giovane aveva consegnato ai quattro che lo aspettavano fuori in macchina. Il resto lo avrebbe saldato dopo qualche giorno. “Ai primi di febbraio si sono ripresentati sotto casa mia”, ha riferito Roberto, ma a quel punto sua madre aveva chiamato la polizia che li aveva arrestati. “Non ho pensato di avvisare la polizia la prima volta perché ero nel panico”, ha raccontato a sua volta la mamma di Roberto. “Avevo timore per la mia famiglia, Roberto mi aveva raccontato della pistola, ma quando si sono ripresentati ho avvertito subito la Questura”.

Per gli imputati, il pm Milda Milli aveva chiesto una pena di sette anni ciascuno. Nel processo, Gadji era difeso dall’avvocato Paolo Brambilla, mentre Aknouch dal legale Stefania Giribaldi. La motivazione della sentenza sarà depositata entro 60 giorni.

Sara Pizzorni

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