Imu, la tassa che rende di più al Comune: 14 milioni di euro nel 2017
Il Comune ha incassato oltre 14 milioni dall‘Imu 2017, l’imposta municipale propria che si conferma la voce più importante tra le entrate correnti di natura tributaria. Altri 721mila euro sono arrivati sempre dall’Imu, a seguito dell’attività di controllo. Seconda in ordine di gettito tra le entrate tributarie, c’è la Tari, 9.280mila euro, destinata obbligatoriamente a pagare il gestore del servizio di raccolta; 687mila euro la somma riscossa dai controlli. Segue di poco l‘addizionale comunale Irpef, che ha consentito nel 2017 un incasso di quasi 9 milioni di euro (8.932mila). L’imposta sulla pubblicità ha fruttato 1.356mila euro, mentre la Tasi un residuale 18.583. I dati sono contenuti nel rendiconto di gestione 2017, deliberato dalla giunta Galimberti nell’ultima seduta di venerdì scorso.
Tra le entrate extratributarie, la più importante riguarda il servizio mense, 2.159mila euro; seguita da attività cimiteriali quali illuminazione votiva, trasporti ecc, per 1.920mila euro, mentre i musei, teatri, spettacoli, hanno visto incassi per 96mila euro, meno dei proventi degli asili nido (364mila e degli impianti sportivi (152mila).
Il patrimonio immobiliare del Comune ha fruttato, solo per le locazioni, 2.187mila euro; le multe (comprese ammende, sanzioni) a carico delle famiglie hanno avuto un valore di 2.838mila euro (369mila quelle a carico delle imprese).
Una parte importante nelle entrate del 2017 l’hanno avuta le alienazioni di beni immobili: 2milioni e 100mila euro, a cui vanno aggiunti altri 420mila euro per alienazione fabbricati ad uso abitativo e 478mila da quelli ad uso commerciale. In tutto quindi alienazioni per 3 milioni di euro.
L’attvità edilizia sul territorio cittadino ha fruttato 2.737mila euro da permessi di costruire.