Festa della 'buona acqua' a palazzo Cittanova, le scuole premiate
fotoservizio Sessa
Raccontare ai più piccoli le buone pratiche per salvaguardare l’ambiente, non sprecare le risorse del nostro pianeta e soprattutto fare un buon uso dell’acqua pubblica attraverso l’eliminazione delle bottigliette di plastica sono stati i temi al centro della mattinata organizzata da Padania Acque a palazzo Cittanova dove è andata in scena la “Festa della buona acqua” alla presenza del Presidente Claudio Bodini e del Direttore Alessandro Lanfranchi.
La mattinata, che è stata di fatto la conclusione di un percorso portato avanti nelle scuole nei mesi scorsi, ha offerto diversi spunti di riflessione attraverso altrettanti momenti di spettacolo, animati dalle coreografie di Paola Posa e Francesca Telli e dallo spettacolo “Abracadacqua” della Compagnia dei Piccoli in collaborazione con Padania Acque e Federazione degli Oratori Cremonesi, con il chiaro messaggio di difendere l’ambiente e rispettare le risorse idriche. Poi le premiazioni delle classi che hanno partecipato al concorso “Glu Glu investigatore” nel quale si chiedeva agli alunni di essere protagonisti e portavoce del messaggio di lotta all’inquinamento, in particolare da quello causato dall’utilizzo smodato delle bottigliette in plastica.
Al terzo posto si è classificata la scuola primaria don Renzo Cominetti di Pozzaglio ed Uniti, località Brazzuoli, con le classi 4^ A e 4^B accompagnate dalla maestra Emanuela Molinari, premiate per il filmato “L’acqua che beviamo”; al secondo posto ex aequo la 3^ A della primaria Immacolata di Soresina con la maestra Barbara, che ha presentato l’indagine fotografica dal titolo “Non sprechiamo l’oro blu di Glu Glu” e la classe 1^ C della scuola secondaria di primo grado Virgilio di Cremona, accompagnata dall’insegnante Maria Concetta Pizzoferrato, con il video “La buona acqua è una ricchezza per tutti”. Vincitrice del concorso la 3^ B del Liceo Artistico Stradivari di Cremona, con il prof. Michele Bozzetti, con il video “Piovono bottigliette”.
Cristina Coppola
