A2a-Lgh e parere Anac, Prc-Sinistra Europea: 'Galimberti si dimetta'
“Il sindaco Galimberti si dimetta“. Questa la richiesta shock da parte di Src-Sinistra Europea di Cremona, a seguito della vicenda A2A-Lgh e della sentenza negativa dell’Anac in merito alle procedure utilizzate. A chiederlo è la segretaria provinciale Francesca Berardi, facendosi portavoce del partito.
Secondo il gruppo politico, la sentenza Anac “non poteva essere diversa, considerato il contenuto del precedente parere emesso dall’ente Anticorruzione un anno fa. Il giudizio è netto: si è trattato di una vendita pura e semplice del pacchetto di maggioranza di Lgh (allora società pubblica) senza lo svolgimento della gara europea come prevede la normativa per questo tipo di operazioni di grande valore commerciale e finanziario che coinvolgono società pubbliche“.
Insomma, “si è voluto vendere la società mettendola nella mani di un colosso quotato in borsa, A2A, dopo una trattativa riservatissima durata mesi in cui A2A ha tenuto sempre le redini dell’operazione, indirizzandola a totale suo favore“.
Secondo Prc-Se, “in tutta questa vicenda a perderci è stata la trasparenza, la legalità, il rispetto dell’intelligenza e della volontà dei cittadini, la democrazia” attacca Berardi. “Non sappiamo ancora quali saranno le conseguenze concrete di questa sentenza: noi torniamo a ribadire che è fondamentale che i servizi pubblici locali siano gestiti da aziende pubbliche, quelle costruite nei decenni con i soldi dei cittadini e controllate direttamente dalle istituzioni più vicine agli utenti e alle loro esigenze, ovvero i comuni”.
L’auspicio, ora, “è che tutto il processo venga rimesso in discussione avviando percorsi del tutto opposti rispetto a quello sciaguratamente scelto ormai tre anni fa dall’amministrazione Galimberti e dalla stragrande maggioranza politicamente trasversale dei comuni del territorio servito da Lgh. Un progetto alternativo l’avevamo formalizzato con una nostra proposta di deliberazione come contributo costruttivo ma non è stato preso in considerazione perché la strada tracciata era un’altra, nonostante le promesse elettorali e le linee programmatiche votate in consiglio comunale.
La responsabilità del comune di Cremona è molto più grave rispetto a quella di altri enti locali: infatti il peso azionario di Aem in Lgh era determinante per l’esito dell’operazione. Cremona aveva il potere di bloccare tutto e invece è diventato il comune capofila della cessione aziendale e della sua privatizzazione. Per tutte queste ragioni chiediamo le dimissioni del sindaco Galimberti e chiediamo che non siano i cittadini a dover pagare le scelte sbagliate – e a questo punto illecite- dei loro amministratori“.