Cronaca

L'ascensore d'acqua di isola Serafini è realtà: nuova chance per la navigazione fluviale

Sarà la motonave Stradivari, ora di stanza a Boretto, ma nata a Cremona quando si pensava che la navigazione turistica fluviale potesse crescere a ritmi ininterrotti, ad inaugurare venerdì 23 marzo la nuova conca di Isola Serafini, che consentirà alle imbarcazioni di effettuare il ‘salto’ di 12 metri della centrale Enel. Un progetto milionario, finanziato dalla regione Emilia Romagna con 40 milioni e dall’UE con 7, già ribattezzato ‘ascensore d’acqua’ per spiegare le modalità con cui avviene il passaggio dal punto più alto a quello più basso del fiume e viceversa: due mandracchi a monte e a valle portano ad altrettanti sbarramenti, ciascuno dei quali si apre quando la ‘vasca’ intermedia, gradualmente riempita o svuotata, ha raggiunto il livello necessario per traghettare l’imbarcazione. Una struttura larga 120 metri, larga 12 e profonda 10, che consentirà a navi merci e da crociera di percorrere il fiume, rendendo così realmente possibile il sogno dell’autostrada d’acqua dal cuore della pianura padana al mare Adriatico. Certo, resta da risolvere il problema dei fondali del Po, in continua evoluzione per i depositi, ma anche a causa dell’alveo che si è progressivamente abbassato dai tempi delle escavazioni di sabbia.

La prospettiva dell'”ascensore d’acqua” è quella di rilanciare il trasporto merci, ma anche il turismo, come afferma Giuliano Landini, il capitano della ‘Stradivari’: “Fino ai primi anni 2000 qui circolavano grandi motonavi, con crociere fluviali che partivano da Venezia. C’erano armatori tedeschi, olandesi, francesi, con imbarcazioni da 110 metri. Ma un po’ per le magre in seguito ad estati caldissime, un po’ perchè il fondale non viene dragato e soprattutto per lo sbarramento di isola Serafini, che limitava i tragitti, hanno gettato la spugna”. Ora la via del turismo d’acqua potrebbe finalmente riaprirsi, prospettiva che piace molto agli amministratori dei centri lungo il fiume, tra gli altri il Comune di Cremona, che ha lanciato un bando, chiuso il 12 marzo, per assegnare quattro licenze a compagnie di navigazione turistica: due per  il trasporto massimo di 55 persone e due per il trasporto massimo di 220 persone. Una delle numerose azioni per la promozione del turismo fluviale avviate dagli assessori Andrea Virgilio (Area Vasta e territorio) e Barbara Manfredini (Turismo) attraverso accordi con Comuni limitrofi. “Il Comune di Cremona – hanno dichiarato gli amministratori – considera il turismo fluviale, nelle sue diverse articolazioni, un’importante risorsa per l’economia del nostro territorio: arricchisce l’offerta turistica naturalistica e slow da abbinare al cicloturismo, alle crociere musicali, e si inserisce nella valorizzazione dell’asta del Po attraverso il costante dialogo tra Lombardia ed Emilia Romagna. Il rilascio delle quattro autorizzazioni va nella direzione di incrementare un settore che in altri paesi europei riveste da tempo una significativa rilevanza sotto molteplici aspetti”.

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