Cronaca

Per l'8 marzo contributo alla Casa di Nostra Signora dalle donne di Sap e Fabi

Casa di Nostra Signora

In occasione della Festa della Donna, le lavoratrici Bancarie della Fabi di Cremona e provincia e le lavoratrici della Polizia di Stato del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia di Cremona e provincia) destinano un contributo, alla Casa di Nostra Signora di Cremona a favore delle donne in situazioni di fragilità.

“Sottolineiamo il ruolo del sindacato che , come attore sociale , ha il compito di porre l’attenzione su tali temi in difesa dei diritti comuni, delle conquiste legislative e normative e delle difficoltà che ancora oggi le donne trovano nel denunciare tali violenze, spesso in mancanza di un’adeguata giustizia” evidenzia il Sap.

Protezione e promozione femminile sono il cuore di Casa di Nostra Signora, il palazzo di via Ettore Sacchi donato alla Diocesi dall’Istituto secolare delle Oblate di Nostra Signora del Sacro Cuore. La struttura di 3mila metri quadrati su tre piani e con giardino interno, da sempre impiegata come luogo di accoglienza e di servizi destinati al mondo femminile, continuerà a essere punto di riferimento per le donne grazie a uno specifico progetto di carattere diocesano.

Un progetto complesso che prenderà concretezza attorno a tre obiettivi principali, che costituiscono gli assi portanti del progetto stesso, elemento di identità, unificazione e coerenza: “educare”, “abitare” e “lavorare”. Il progetto, ancora in fase di stesura, dovrebbe prevedere 7 mini-alloggi per semiautonomia e per ospiti di passaggio; 8 stanze a un letto con bagno; 15 stanze a due letti per un’accoglienza integrata di donne in condizione di disagio e donne che necessitano di una residenza temporanea.

La nuova struttura, inoltre, vorrebbe offrire un’opportunità di lavoro per 8 donne con scarse competenze professionali, da avviare, nel limite del possibile, a un’occupazione esterna. Previste, inoltre, iniziative formative e culturali rivolte alla città e al territorio su temi riguardanti la condizione femminile e la responsabilità educativa.

La nuova Casa di Nostra Signora vorrebbe diventare un polo sensibile a tutti i temi della condizione femminile, capace di sospingere le diverse organizzazioni femminili della diocesi verso una progettualità sempre nuova, diventando così anche un luogo di coordinamento permanente e di collaborazione tra tutte le associazioni che, a vario titolo, operano sul territorio nel settore della formazione e promozione morale, civile e culturale della donna.

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