Politica

Galletti, Pd: 'lavorare ancora meglio'; Ghidotti, FI: 'Malvezzi merita ruolo di spicco'

Escono tutti e due sconfitti dalle urne del 4 marzo i partiti a lungo maggioritari in Italia e a Cremona, Pd e Forza Italia. In città i giochi si riapriranno a brevissimo, per la conquista del Comune tra un anno e il lavoro da fare sarà tanto, su entrambi i versanti. “Quello che succederà adesso – spiega Roberto Galletti, segretario del Pd cittadino – sul piano dell’organizzazione del partito dipenderà molto da quanto verrà deciso dopo la direzione convocata da Renzi. Ci sarà un congresso, ma anche un’ assemblea nazionale, nella quale potrebbe essere ridiscusso il regolamento, adesso è difficile fare previsioni”. In teoria si dovrebbe passare dalle primarie, con tutti i passaggi di rito: circoli, alle rappresentanze provinciali e regionali. Tutti i rinnovi degli organi di partito erano stati congelati in attesa del voto. Ma nel frattempo, “si deve andare avanti a lavorare, perchè a Cremona l’amministrazione sta lavorando bene”, afferma Galletti. “Certo ci vorrà ancora più impegno perchè siamo in un contesto che non ci facilita”.

Uno dei temi forti che hanno decretato la vittoria della Lega Nord è stata la gestione del fenomeno immigratorio. Il centrosinistra come può cercare di recuperare su questo terreno? “A livello locale – continua – abbiamo cercato di gestire una situazione che non è stata creata da noi. Abbiamo cercato di fare il meglio affinché l’impatto della presenza dei migranti non fosse eccessiva, cercando di limitare i danni. Forse se la Ragione avesse dato un contributo, anche in termini di finanziamenti, le cose sarebbero state diverse. Perchè la Regione le risorse le ha. Si è preferito invece fare leva sulla paure dei cittadini, paure assolutamente legittime, ma che vanno gestite, non alimentate. Il Pd di domani dovrà essere migliore nel dare ascolto ai cittadini, nello stare in mezzo alle persone. Detto questo però non partiamo da zero. La sicurezza è fatta anche da operazioni concrete come il miglioramento dell’illuminazione pubblica, a cui l’amministrazione sta lavorando, con un impegno finanziario notevole. E poi dobbiamo cambiare il linguaggio, trovare una chiave comunicativa che illustri la complessità delle questioni”.

Se il Pd cremonese può consolarsi di avere comunque eletto due rappresentanti del territorio (Luciano Pizzetti alla Camera, Matteo Piloni in Regione), non così Forza Italia, che deve smaltire lo scotto. “Peccato che sia andata così”, afferma Carlalberto Ghidotti, coordinatore cittadino, che spende parole soprattutto per la mancata conferma di Carlo Malvezzi. “Dispiace moltissimo per Malvezzi, che paga per una legge elettorale iniqua in regione, che consente a chi ha avuto meno voti di ‘sorpassare’ chi ne ha avuti di più.  Auspico che possa avere un ruolo di spicco per portare aventi le istanze dei cremonesi a livello regionale. Il territorio, anche cremasco, si era compattato attorno alla sua candidatura, mi auguro che tutto ciò sia servito per il futuro, per continuare a lavorare insieme” (g.b.)

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