Lettere

La persona come valore
centrale della politica:
ecco perchè scelgo Gori

da Luisa Tinelli - Candidata "Gori Presidente"

Egregio direttore,

chiedo cortesemente spazio al suo giornale per chiederle la pubblicazione di questo mio scritto nella convinzione che mi concederà la possibilità di far sentire la mia voce.

Sentimenti di impotenza di sfiducia e di rabbia abitano buona parte dell’elettorato. L’impotenza si manifesta allorquando la consapevolezza della complessità di alcune questione fa percepire la mancanza di competenze idonee ad affrontarle. La classe politica sembra aver tradito l’onestà del voto più volte espresso, dimentica di valori fondativi di una comunità. Lo straniero e il diverso appaiono ai più come pericolosi e minacciosi per la sicurezza nostra, dei nostri figli e delle nostra case. Mi sembra, però, che il sentimento prevalente sia la rabbia, una sorta di irritazione violenta che toglie colore alle cose e impedisce di distinguere i lineamenti di volti diversi. Tali sentimenti generano risposte diversificate.

Alcuni ritengono che ritirarsi dal dibattito pubblico e astenersi dall’esercizio del voto possa essere una forma di protesta capace di scuotere la classe politica. Sappiamo che questo comportamento porta all’anarchia che, massimo, può durare un anno, dopo di che arriva sicuramente un uomo solo al comando.

Altri ripongono fiducia in forze nazionalistiche e egalitarie: le prime anacronistiche nell’era della globalizzazione la cui gestione richiede più Europa, le seconde deboli sul piano delle proposte d’intervento nel contesto attuale. I rimanenti si dividono tra chi pensa con il cuore e la testa e chi pensa con la pancia. I primi guardano a chi sa fare proposte credibili in quanto realisticamente praticabili, i secondi si fanno convincere da soluzioni miracolistiche. Risulta anche rilevante comprendere quali siano i criteri che ispirano le proposte politiche messe in campo. Se assumiamo come valore la persona, fine dell’agire non potrà che essere la sua tutela e la sua promozione; se di contro scegliamo il godimento e il gradimento,  si escluderà qualsiasi scelta che richieda differimento del piacere.
Gori ha scelto come valore di riferimento della sua proposta politica la persona e la sua cura vedendo nel capitale umano e nel capitale sociale le risorse fondamentali per generare sviluppo. La persona abita, in relazione con altri uomini, un territorio con tradizioni, culture, economie specifiche. Solo la capacità di una gestione complessa, attenta alle implicanze che intercorrono tra le diverse specificità territoriali, può garantire la promozione e lo sviluppo della persona. Nel programma di Gori si legge in modo chiaro come gli interventi proposti mirino a risolvere i problemi in modo organico, perchè, solo affrontando ogni singola questione dall’ambiente, al lavoro, alla formazione, al turismo, alle infrastrutture in modo organico e interdipendente, si potrà garantire una qualità della vita rispettosa della dignità di tutti. Concretezza e lucidità di lettura della situazione reale consentono a Gori, che pensa il governo della regione in termini di coordinamento e potenziamento delle risorse delle province lombarde, di fare proposte praticabili e migliorative della situazione attuale. Sono convinta che gli elettori sapranno scegliere tra la realtà e l’illusione, tra il possibile e l’illusorio, ma soprattutto tra una politica fondata sul valore della persona e tra quella fondata sul principio del godimento, destinata solitamente ad una élite di privilegiati.

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