Politica

Vademecum Election Day: il 4 marzo debuttano anche le schede antifrode

Con l’introduzione del sistema elettorale ‘Rosatellum’, arriva tra le mani degli elettori anche la scheda con il tagliando antifrode, che dovrebbe arginare la pratica del voto di scambio.

Al cittadino sanno dunque consegnate le schede sulle quali è posto un codice alfanumerico (generato in serie) uguale a quello presente sul tagliando cartaceo allegato e che sarà annotato sul registro dal presidente del seggio.

COSA CAMBIA: al termine del voto l’elettore NON dovrà inserire le proprie schede nell’urna, ma consegnarla al presidente, il quale staccherà il tagliando e confronterà il codice con quello scritto sul registro. Solo al termine di questo controllo il presidente (e non il cittadino), inserirà le schede compilate nelle urne.

COSA DEVE FARE L’ELETTORE: controllare che il presidente del seggio introduca le schede consegnategli nelle urne corrispondenti.

Questa novità è frutto di un emendamento presentato durante l’approvazione del Rosatellyum dai deputati Pd Paolo Coppola e Sergio Boccadutri. Un accorgimento che, se non adeguatamente descritto, rischia di confondere gli elettori, già spaesati da un sistema elettorale mai utilizzato.

LE MODALITA’ DI VOTO

PARLAMENTO – Nella scheda di Camera e Senato l’elettore troverà il nome del candidato uninominale e i simboli dei partiti di coalizione, con accanto i nomi dei candidati al plurinominale.

E’ possibile barrare il nome del candidato all’uninominale oppure il simbolo di uno dei partiti. Non è previsto il voto disgiunto. Se si dovesse votare un candidato all’uninominale e una lista che non lo sostiene il voto sarà annullato.

E’ possibile tracciare due segni sulla scheda, che però devono essere nella stessa area: non è possibile scegliere un candidato all’uninominale e un partito di una coalizione diversa da quella di quel candidato. Se viene espressa preferenza al candidato uninominale, il voto viene assegnato automaticamente alle liste in suo appoggio, distribuito proporzionalmente in base ai risultati delle liste stesse nella circoscrizione elettorale. Se invece l’elettore vota un partito (in coalizione o meno) la preferenza verrà assegnata automaticamente al candidato all’uninominale.

REGIONE LOMBARDIA – Nella scheda di colore verde l’elettore troverà i nomi dei candidati alla carica di governatore e, nella stessa area, i partiti e/o le liste in appoggio.

E’ possibile esprimere fino a due voti di preferenza, purché appartengano alla medesima lista e siano di sesso opposto (altrimenti la seconda preferenza sarà annullata).
Le elezioni regionali prevedono il voto disgiunto. E’ quindi ammesso tracciare un segno sul nome del candidato presidente e per una lista che non sia a lui collegata, tracciando una croce sul contrassegno di una di tali liste. Se si barra in favore di una lista, senza contrassegnare il nome del candidato governatore, il voto si intende espresso anche a suo favore.

AmBel

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