Lite a colpi di karate all’ufficio postale. Medico a processo per lesioni
Per una lite scoppiata nel marzo del 2016 in un ufficio postale del cremonese, un medico 50enne cintura nera di karate è finito a processo davanti al giudice Giulia Masci con l’accusa di lesioni aggravate. Vittima, un 60enne, colpito con un calcio alla mano sinistra. Colpo che gli aveva fratturato il dito medio della mano, con una prognosi di 40 giorni. L’11 marzo di due anni fa il 60enne si trovava all’ufficio postale per pagare una bolletta. Davanti a lui c’era il 50enne, impegnato ad effettuare delle operazioni allo sportello. Operazioni che andavano “per le lunghe”, come si legge nel verbale di denuncia sporto presso i carabinieri il 19 maggio successivo. Il 50enne, infatti, stava versando sul conto postale 160 euro in monetine di piccolo taglio, già suddivise in pacchetti, che però dovevano essere conteggiate dall’operatore.
“Non sarebbe il caso di farla in banca un’operazione del genere?”, aveva sbottato, spazientito il 60enne. “Ho il conto corrente qui, faccio quello che voglio”, era stata la risposta. Una volta terminate le operazioni, prima di uscire il 50enne si era rivolto con aria di sfida al 60enne, insultandolo. Quest’ultimo lo aveva raggiunto all’uscita dove l’altro uomo gli aveva sferrato un violento calcio che gli aveva colpito la mano sinistra con cui il 60enne aveva cercato di parare il colpo. Alla fine i due erano stati separati da tre passanti. Il 60enne era poi finito in ospedale dove era stato sottoposto ad un intervento chirurgico per la frattura del dito medio.
Dopo qualche giorno l’uomo, dopo aver chiesto informazioni, era riuscito ad ottenere le generalità del suo aggressore. Si era poi recato presso i carabinieri per spiegare l’accaduto e qui gli era stato consigliato di procedere penalmente e di rivolgersi ad un legale. La stessa vittima aveva poi riconosciuto con certezza il suo aggressore in foto grazie ad una ricerca effettuata su internet. Tra i testimoni sentiti nelle indagini condotte dai legali della presunta vittima, anche la titolare di un locale vicino alle Poste frequentato dall’imputato. La commerciante aveva riferito che due giorni dopo proprio nel suo locale l’uomo le aveva confessato di aver colpito il 60enne con una mossa di karate.
Ora tutto dovrà passare al vaglio processuale. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 7 maggio quando in aula verrà sentita la testimonianza della persona offesa.
Sara Pizzorni