Cultura

Leo Nucci entusiasma e fa cantare il pubblico del Ponchielli

Ha entusiasmato, commosso e acceso il pubblico del teatro Ponchielli, con un concerto vibrante, intenso e carico di emozioni: Leo Nucci non poteva chiudere in modo migliore la giornata a lui dedicata, con l’assegnazione della cittadinanza onoraria.

La sua esibizione è stata preceduta dal saluto del presidente del Consiglio Comunale, Simona Pasquali, e del sindaco Gianluca Galimberti. “Il suono di Leo Nucci, è un suono che ha secoli di storia” ha detto il primo cittadino. “E dargli la cittadinanza ha avuto due significati. Il primo è quello di celebrare un interprete mitico; il secondo è quello di dare un senso a una storia, quella del melodramma, che rappresenta un po’ Cremona, una città straordinaria di cultura e di musica”.

Nucci è stato accompagnato dall’ensemble Salotto 800, dal pianista Paolo Marcarini  e dal coro Ponchielli Vertova diretto da Patrizia Bernelich. E’ stata proprio l’ensemble corale ad aprire l’esibizione, con ‘Di vermiglia, amabil luce’, brano dell’Oberto Conte di San Bonifacio di Verdi.

E’ quindi entrato in scena il baritono, che ha portato sul palco uno splendido Barbiere di Siviglia, con un’interpretazione de ‘Largo al factotum’ che ha entusiasmato il pubblico in sala. Il concerto è continuato con un’alternanza di esibizioni di Nucci, del coro e anche pezzi per il solo ensemble.

Leo Nucci ha cantato brani del Rigoletto di Verdi, dell’Andrea Chenier di Giordano, de I due Foscari di Verdi e del Don Carlo, sempre di Verdi. Ha poi chiuso in bellezza, come da tradizione, con la canzone ‘Non ti scordar di me’ di Ernesto Curtis, con cui ha coinvolto nel canto prima il coro e poi tutto il pubblico del Ponchielli, che ha salutato l’artista con un lungo e sentito applauso.

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