Cronaca

Ritardo di due ore: il progetto per il turismo nel parco del Po escluso da bando regionale

La foto è tratta dalla sezione dedicata al Plis del sito del Comune di Cremona

Un ritardo di meno di due ore è stato fatale al progetto su agricoltura sostenibile e fruizione turistica all’interno del parco sovracomunale del Po e del Morbasco, che il comune di Cremona, capofiladi una rete di comuni e aziende agricole, aveva presentato in Regione a valere sul Programma di sviluppo rurale 2014 – 2020 – Progetti Integrati d’area. Il progetto cremonese è arrivato alla casella Pec della direzione generale agricoltura in Regione alle 17.48 dell’ultimo giorno utile, il 15 gennaio, mentre l’orario limite erano le ore 16. Da qui la dichiarazione di non ammissibilità all’istruttoria, un’esclusione ratificata sul Burl del 20 febbraio, con decreto a firma del dirigente della struttura programmazione e attuazione sviluppo rurale Alessandro Nebuloni. Stessa sorte è toccata al progetto presentato in tempo utile ma senza tutta la documentazione necessaria dal parco Adda Sud.
Il bando prevedeva la partnership tra enti locali e imprese agricole (nella misura di almeno il 50%) con un minimo di 5 imprese agricole quali beneficiarie delle singole operazioni. L’importo complessivo degli interventi previsti doveva stare tra i 300.000 euro e i 5 milioni.
La svista non è passata inosservata al consigliere comunale Federico Fasani, che dai banchi dell’opposizione di centrodestra attacca: “Evidentemente i nostri assessori erano impegnati in campagna elettorale e non si sono accorti del tempo che scorreva. Su venti progetti presentati ne sono stati esclusi solo due. Adesso cercheranno di addossare la responsabilità a qualcun altro o peggio ai tecnici del comune. La verità è che il progetto per un contributo di centinaia di migliaia di euro andava seguito per tempo e, di certo, andava presentato non il giorno stesso ma semmai due giorni prima visto che, tra l’altro, il bando era già stato posticipato per consentire a tutti di completare la documentazione. Ma c’è di più, il comune di Cremona è capofila del progetto che sicuramente è costato tempo e denaro anche ad altri comuni come Gerre o Spinadesco. In questo modo la negligenza dei nostri amministratori ha portato danni ad altri”.
«Agricoltura sostenibile e potenziamento dei valori dei sistemi rurali per la fruizione e il turismo dell’area afferente al PLIS del Po e del Morbasco», questa la denominazione del progetto elaborato dagli uffici del Comune e giunto in ritardo. Come si legge sul Burl, il Comune non ha ritenuto di inviare memorie giustificative in Regione dopo aver ricevuto notifica dell’esclusione.

Il parco sovracomunale del Po e del Morbasco (Plis) è uno dei punti cardine del programma della giunta Galimberti per lo sviluppo turistico lungo l’asta fluviale. E’ in quest’ambito che si colloca il rifacimento delle Colonie Padane, l’impulso al nuovo campeggio, la valorizzazione del parco del Morbasco. Ma la tutela del Plis è anche uno dei motivi forti avanzati dalla giunta Galimberti per procedere allo stralcio della strada sud dal Pgt, argomento su cui il centrodestra, e Fasani in particolare sta dando battaglia all’amministrazione.
“Stralciano un tracciato che è solo sulla carta invocando la necessità di tutelare il Plis e poi dimenticano di inviare il progetto per valorizzarlo?”, commenta Fasani. “Un’assurdità. Poi non dicano che la Regione trascura la provincia di Cremona e non eroga finanziamenti a vantaggio di altre aree della Lombardia, quando sono i primi a farsi passare sotto al naso le opportunità. L’amministrazione Galimberti si vantata sempre di essere in grado di intercettare i finanziamenti, questo è il risultato!”.

G.Biagi

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