Dalle devastazioni di Cremona al pestaggio al leader di FN: Codraro ancora nei guai
È in questi giorni agli onori delle cronache il pestaggio avvenuto a Palermo ai danni di Massimo Ursino, segretario provinciale di Forza Nuova. Un’aggressione che ha sollevato la solidarietà delle parti politiche e per la quale ieri sono state arrestate due persone, Carlo Mancuso e Giovanni Marco Codraro. “Contestiamo il reato di tentato omicidio e anche le prove raccolte dalla Digos”, hanno dichiarato i loro i legali. Due nomi che forse dicono poco, ma uno di loro, Codraro, è legato alle cronache di Cremona perchè è tra coloro che avevano partecipato alla manifestazione antifascista del 24 gennaio 2015, quella che portò alla devastazione di vetrine e negozi nella porzione nord della città.
Codraro, 25enne siciliano, nel 2016 era già stato arrestato per i fatti di Cremona. Inizialmente accusato di devastazione e saccheggio, è stato poi condannato a 9 mesi di reclusione con pena sospesa per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Secondo l’accusa, Codraro sarebbe stato nelle primissime file del corteo cremonese e avrebbe ripetutamente lanciato oggetti contundenti. Il pm aveva chiesto per lui 4 anni. Ora l’arresto a Palermo con l’accusa ben più grave di tentato omicidio.