Cronaca

Treni, Cr terra desolata anche verso sud: a Fidenza saltano coincidenze per Parma

Cremona e provincia terra desolata per quanto riguarda i collegamenti  ferroviari e non solo sulle linee  su cui opera la lombarda Trenord. Non stanno meglio le direttrici verso sud, a cominciare dalla Cremona – Piacenza ormai ridotta ai minimi termini, tanti collegamenti ma nessuno diretto, o si viaggia su autobus sostitutivo o cambiando a Fidenza o Codogno. Il che significa che i trenta km di separazione tra le due città vengono percorsi in tempi impensabili, dai 45 minuti, se va bene, all’ora e mezza il più delle volte. Meno disastrata la linea per Fidenza, dove pure molte corse sono state sostituite dai pullman, ma perlomeno con tempi di percorrenza inferiori. I disagi tuttavia sono tanti, come testimonia un pendolare che da cinque anni viaggia tra Cremona e Parma, segnalando, soprattutto da due mesi a questa parte, le difficoltà nel riuscire a prendere la coincidenza. “Il problema – ci segnala –  si pone nella stazione di Busseto dove il treno sosta aspettando l’arrivo del corrispettivo del ritorno (Fidenza-Cremona), comportando un ritardo di 10’/15′ che sfocia nella perdita del treno coincidente e nell’attesa della durata di 35′ nella stazione di Fidenza fino all’arrivo del prossimo treno utile. La stessa situazione si ripresenta anche durante la sera (al ritorno Fidenza-Cremona) dove i treni di Fidenza (pur leggendo il ritardo minimo di 5′ dei treni provenienti da Parma) partono nello stesso frangente in cui il treno Parma-Fidenza arriva sul binario accanto. Questo causa al pendolare un’attesa di 1h nella stazione di Fidenza (all’incirca alle ore 19.50) e la partenza dell’autobus sostitutivo per le ore 20.40 (il quale impiega 25′ in più rispetto al viaggio ordinario in treno) facendoci arrivare a Cremona per le ore 21.40/21.45″.

Il collegamenti con l’altra sponda del Po sono pessimi anche tra Casalmaggiore e Parma (linea Brescia – Parma), eletta tra le 10 peggiori tratte d’Italia dal rapporto Pendolaria di Legambiente e descritta come un far west per vetustà dei treni e condizioni di viaggio. Cenerentola in Lombardia anche la Cremona – Brescia, con convogli spesso monocarrozza sovraffollati (a giugno scorso vi furono anche episodi di malore su convogli diesel), a binario unico e con stazioni, come quella di Olmeneta totalmente insalubri.

In questo contesto, la linea più frequentata dai pendolari cremonesi, la Cremona – Codogno – Milano, potrebbe essere considerata la meno peggio, non fosse per i ritardi troppo frequenti, con scarse comunicazioni da parte di Trenord, il cattivo stato del materiale rotabile, il sovraffollamento in alcune corse di punta e gli ingorghi di passeggeri da Lodi oltre che, sempre più spesso, gli episodi che coinvolgono capitreno e abusivi. g.b.

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