Cronaca

Scuole superiori e lista d'attesa, al Torriani si cercano soluzioni

Nulla a che vedere con alcuni licei di Milano, dove da anni le famiglie sono costrette a combattere contro le selezioni, con criteri  anche molto contestati, per poter iscrivere i propri figli al liceo preferito. Ma anche nel piccolo di una città come Cremona, c’è almeno un caso di istituti che non riescono a soddisfare la domanda, il liceo sportivo attivato dallo anno scorso al Torriani, accanto ai corsi tradizionali di itis e di liceo delle scienze applicate. 49 domande di iscrizione arrivate entro la data limite del 6 febbraio, solo una la sezione autorizzata finora dal ministero, anche se la preside del Torriani, Roberta Mozzi, ha già chiesto la seconda. “Non mi piace l’idea di una scuola che faccia selezioni”, afferma la dirigente scolastica, decisa a tentare tutte le strade possibili per non escludere nessuno, giocando anche nuove carte. “Così come non mi piace l’idea di una scuola che vada a conquistarsi i clienti. Detto questo, è vero che il Ministero dice che se hai più domande rispetto all’organico attribuito devi fissare dei criteri di selezione, criteri che comunque decide ciascun consiglio d’istituto”.

Roberta Mozzi, preside del Torriani

I criteri di selezione del Torriani, comunicati ai genitori nelle giornate di scuola aperta e sul sito della scuola, sono necessariamente legati alla predisposizione dei ragazzi alla pratica sportiva: costituisce ad esempio un titolo di preferenza, l’attestazione di titoli di merito sportivo. “Tenendo presente che questo è un liceo scientifico, viene inoltre valutata la pagella del primo quadrimestre di terza media – continua la dirigente – includendo anche il voto di condotta che riteniamo sia fondamentale per valutare la capacità di autoregolamentazione dei ragazzi, caratteristica che per noi è fondamentale nella pratica sportiva”.

“Ci sono degli istituti che fanno della selezione quasi un punto di merito, io sono per una scuola democratica che promuova le possibilità di tutti”, conclude la dirigente. Diversamente da  quanto sta accadendo a Milano, dove al liceo scientifico Leonardo da Vinci viene presa in considerazione addirittura la pagella della seconda  media, con particolare attenzione per i voti in italiano, matematica e scienze. In caso di parità, viene tenuta in considerazione la frequenza del ragazzo a un conservatorio e anche presenza di altri fratelli. Al liceo Volta invece, viene fatto un ‘test orientativo’ all’ingresso, a cui quest’anno hanno partecipato 1000 studenti, per 250 posti disponibili. Metodi che a tante famiglie non vanno giù.

g.biagi

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