Dipendenti Centropadane, girandola di incontri tra Cremona e Roma
E’ durato oltre un’ora, questa mattina a partire dalle 8, l’incontro in Comune tra le rappresentanze territoriali dei Trasporti di Cgil, Cisl e Uil e una parte della Giunta (tra cui sindaco Galimberti e vice Maura Ruggeri) per mostrare l’interessamento dell’ente locale alle sorti dei lavoratori che temono la perdita di prerogative nel passaggio tra vecchio e nuovo concessionario. Nelle stesse ore, presidente e direttore generale di Centropadane, Fabrizio Scuri e Adriano Triboldi, sono partiti per Roma con destinazione la direzione del Ministero dei Trasporti, per un incontro dopo il recepimento della direttiva firmata dal direttore generale Maria Lucia Conti, ricevuta venerdì scorso sul passaggio dei dipendenti e la consegna dell’infrastruttura al nuovo concessionario Autovia Padana.
Una modalità di trasferimento che non è piaciuta per niente ai sindacati nazionali di categoria, che a loro volta ieri 13 febbraio hanno chiesto di essere convocati al Ministero. Le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità e Logistica, denunciano una “grave situazione di disagio” e ricordano i contenuti del contratto collettivo di lavoro rinnovato a giugno 2016 quando, proprio in previsione di diverse concessioni in scadenza, era stata ribadita la clausola di salvaguardia prevista nell’articolo 61 e quindi che “i rapporti di lavoro dovranno transitare, senza soluzione di continuità con tutti i diritti individuali e collettivi in essere, compresa la contrattazione nazionale e aziendale”.
“Vista l’imminenza del passaggio della concessione – si conclude la missiva – le scriventi chiedono di attivare con urgenza un tavolo di confronto con tutte le parti interessate, utile al passaggio di tutti i lavoratori alla concessionaria Autovia Padana Spa”.
L’INTERVENTO POLITICO – “Faccio ancora una volta appello alle istituzioni ed agli azionisti perché siano fermi sulla difesa dei lavoratori di Centropadane”, afferma Marcello Ventura di Fratelli d’Italia. “Credo che conti solo ed esclusivamente una cosa: la sorte di più di 200 famiglie ed i loro sacrifici per il mantenimento di se stessi e dei loro figli. I dipendenti sono parte attiva del nostro territorio. Ho visto e letto la documentazione pressochè integrale della trattativa, compresa la lettera inviata dalla Direzione del Ministero; personalmente sembra quasi scritta dalle Autovie e firmata dalla Direttrice del Ministero stesso. Richiama l’art. 3.12 della convenzione del 31-05-2017 per poi affermare la propria interpretazione che guarda caso è identica a quella del Gruppo Gavio e cioè esclude il passaggio diretto.
Se poi il problema è il richiamo dell’art. 2112 del c.c., è facilmente superabile non citandolo e mettendo in risalto invece l’art.61 – “Cessione trasformazione e subentro delle società” del Contratto Collettivo che credo sia firmato comunque in accordo con il Ministero.
“Anche questo – conclude Ventura – è di libera interpretazione come la convenzione del 2017 ed il bando gara per l’aggiudicazione del concessionario?” g.b.