Calcioscommesse: in aula il funzionario dello Sco della polizia Marco Garofalo
E’ entrato nel vivo oggi con la testimonianza di Marco Garofalo, funzionario del Servizio centrale operativo della polizia di Stato, il processo sul calcio scommesse, ‘diviso’ il 3 aprile dell’anno scorso dal collegio composto dal presidente Maria Stella Leone e dai giudici a latere Giulia Masci ed Elisa Mombelli. La maggior parte del procedimento, infatti, è stata spostata a Bologna, mentre a processo a Cremona è rimasto il terzo gruppo accusato di associazione a delinquere finalizzata a truccare le partite, oltre naturalmente alla parte relativa a Marco Paoloni, l’ex portiere di Cremonese e Benevento accusato di frode sportiva e di aver ‘drogato’ i suoi ex compagni di squadra.
Nel suo esame, Garofalo ha ripercorso le fasi di questa lunga indagine, soffermandosi in modo particolare sui risvolti internazionali e sul gruppo rimasto a Cremona, accusato di associazione a delinquere finalizzata a manipolare o a tentare di manipolare 53 partite di Serie A, Serie B e Lega Pro. Tra i coinvolti, il cinese Wang Yu Qiu, comproprietario di una lavanderia a Desio e accusato di essere il finanziatore dell’associazione, l’ex dirigente del Pergocrema Salvatore Antonio Intilisano, l’ex centrocampista del Potenza Simone Grillo, il team manager del Riccione Calcio Cosimo Rinci, e Salvatore Spadaro, detto ‘il vecchio’. Fra coloro che sono accusati di frode sportiva c’è il serbo Almir Gegic, ex calciatore del Chiasso e considerato uno dei capi del gruppo degli ‘zingari’.
Nella prossima udienza, fissata per il prossimo 15 maggio, verranno sentiti altri testi delle pm Ilaria Prette e Milda Milli: due poliziotti dello Sco e due della squadra mobile di Cremona. Chiamati a testimoniare anche Fabio Quadri, all’epoca factotum di Salvatore Spadaro, ed Ermanno Pieroni, ex direttore sportivo dell’Ancona, quest’ultimo processato con il rito abbreviato davanti al giudice Pierpaolo Beluzzi ed assolto nel maggio del 2016.
Sara Pizzorni