Progetto 'Environment first': presentazione il 9 febbraio a Palazzo Cattaneo
Le associazioni: Circolo culturale AmbienteScienze e Gruppo di lavoro RiambientiAMOci di Cremona, Cittadini per l’aria di Milano, Ecoistituto della Valle del Ticino di Cuggiono, Ambiente e Sviluppo di Mantova, Ada – Associazione donne ambientaliste di Parma, Palm Green Pallet di Viadana e Italia Nostra” Toscana, venerdì 9 febbraio saranno a Cremona per presentare il progetto “Environment first”.
L’appuntamento è alle ore 17.30 presso la Sala Conferenze di Palazzo Cattaneo. Il progetto prevede come primo obiettivo la consegna di un Appello alla Presidenza della 73ª Assemblea generale dell’Onu perché sia approvato un aggiornamento della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, nel 70° anno della sua approvazione, un con il riconoscimento tra i diritti inalienabili quello di un ambiente non compromesso.
A consegnare l’Appello sarà un Comitato promotore composto da: Aspo Italia (Presidente, Luca Pardi), Energia per l’Italia, coordinato dal prof. emerito Vincenzo Balzani, Società Meteorologica Italiana (Presidente, Luca Mercalli), ISDE Italia – Medici per l’Ambiente (Presidente, Roberto Romizi), Italia Nostra (Presidente, Oreste Rutigliano) e Legambiente, (Vicepresidente, Edoardo Zanchini).
A presiedere l’incontro sarà il dott. Grammenos Mastrojeni, scrittore e diplomatico (Coordinatore per l’Ambiente, Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri), dal 13 dicembre scorso, Presidente del Comitato direttivo di “MountainPartnership”, l’agenzia voluta dalla FAO e dal WMO, per migliorare la vita delle popolazioni di montagna in tutto il mondo.
Il secondo obiettivo del Progetto è quello di fare nascere, laddove le risorse economiche lo consentiranno, delle Fondazioni con la mission di fare informazione presso le comunità e formazione della classe insegnante per accelerare i tempi della consapevolezza sulla necessità di accettare ineludibili cambiamenti di alcuni modelli di vita alfine di ridurre l’immissione in atmosfera di climalteranti e inquinanti, come lo stesso Appello di Parigi, che sarà operativo dal 2020, fa pensare.