Lettere

Trattativa Centropadane:
'Le istituzioni si impegnino
al fianco dei lavoratori'

da Marcello Ventura - Fratelli d’Italia Membro Assemblea Nazionale

Come Consigliere Provinciale sto seguendo la vicenda del passaggio dei dipendenti di Centropadane al Gruppo Gavio in qualità di nuovo concessionario.
I sindacati stanno trattando per il passaggio diretto dei dipendenti all’Autovia Padana, la quale al contrario lo vuole escludere avvalendosi di una interpretazione del bando di gara che secondo i dipendenti sarebbe chiarissima e rispettosa dell’art. 2112 del Codice Civile che prevede appunto il passaggio diretto con il mantenimento di tutte le posizioni e le anzianità maturate da ogni singolo dipendente.
Il Gruppo Gavio vuole al contrario una serie di dimissioni o licenziamenti per poi riprocedere alle assunzioni. Dice di tutti.
Ma è fuori di dubbio che non è la stessa cosa anche perché parlando solo della anzianità lavorativa, il nuovo concessionario proporrebbe a tutti una anzianità convenzionale, che naturalmente non è pari alla maturata.
Ma al di là della trattativa che possono fare i sindacati, credo che anche il ruolo degli azionisti cremonesi, Comune e Provincia che insieme detengono circa il 30% con l’aggiunta della Camera di Commercio, e delle altre Istituzioni, giochi un ruolo determinante nella partita.
Ho parlato con il mio Presidente Viola chiedendo la massima tutela dei lavoratori cremonesi e mi ha garantito il massimo impegno, di concerto però con le altre Istituzioni.
Da Consigliere Provinciale mi auguro e chiedo ufficialmente agli azionisti ed alle Istituzioni, di stare dalla parte dei lavoratori cremonesi, per far mantenere i loro diritti acquisiti, economici e non e tutto il livello occupazionale maturato.
Questo è un segnale che politica ed Istituzioni devono dare alla vigilia di elezioni così importanti, questo sarebbe un segnale che viene dato al territorio per il territorio, questo vuol dire fare un passo verso il riavvicinamento delle persone verso una politica nella quale si riconoscono sempre meno, questo vuol dire che le persone contano di più di tanti poteri forti, questo vuol dire dare tranquillità a centinaia di cremonesi che si sacrificano tutti i giorni per mantenere una famiglia ed un lavoro che permetta loro di vivere sereni e dignitosamente.
Ecco, il mio appello da politico che non siede al tavolo delle trattative, ma che crede nel territorio e nella sua difesa è quello di dimostrare o iniziare a dimostrare che i cittadini cremonesi hanno e
sono un valore.

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