Cronaca

Perquisite sedi di Trenord e Rfi, sequestrati documenti sulle manutenzioni

Come già preannuciato, anche le società Trenord e Rfi sono state iscritte nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta relativa al disastro ferroviario di Pioltello, verificatosi lo scorso 25 gennaio, quando il treno proveniente da Cremona è deragliato nei pressi della stazione, provocando 3 vittime e una cinquantina di feriti.

Nella giornata di martedì, gli investigatori della Polfer impegnati nell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dei pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, hanno perquisito la sede di Milano di Trenord e quella di Roma di Rete ferroviaria italiana e hanno sequestrato documenti utili alle indagini.

Le società del settore ferroviario sono indagate per la violazione della legge 231 del 2001 sulla responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi commessi dai dipendenti.La Polfer ha quindi acquisito tutta la documentazione digitale e cartacea relativa alla gestione della manutenzione delle strutture e dei treni, sia ordinaria che straordinaria. Sotto sequestro è finita anche la documentazione sui modelli organizzativi per la prevenzione degli incidenti previsti dalla legge 231. Secondo gli inquirenti, infatti, dietro all’incidente vi sarebbero delle gravi carenze manutentive.

Intanto ancora non è stata stabilita una data relativa alla rimozione dei rottami e al dissequestro dell’area, con la riapertura del tratto ferroviario. A questo proposito permangono disagi alla circolazione su alcune linee. Intanto continuano ad arrivare risposte all’appello della Procura di fornire informazioni e resoconti, fatto ai pendolari nei giorni scorsi.

L’intento dei magistrati è di raggiungere i passeggeri che sono rimasti incolumi e che quindi si sono allontanati dal luogo dell’incidente senza lasciare il proprio nome. Servono infatti più testimonianze possibili per proseguire nelle indagini. Intanto giovedì mattina verranno effettuate le autopsie sui corpi di Giuseppina Pirri, Pierangela Tadini e Ida Maddalena Milanesi, le tre donne vittime dell’incidente.

lb

 

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