Cronaca

Successo per la serata di #CMBYN. A mezzanotte gli attori in piazza a sorpresa

“Soffochiamo così tanto di noi per stare meglio che a trent’anni siamo totalmente prosciugati” – cit. “Chiamami col tuo nome” è un antidoto alla vecchiaia, all’aridità dei sentimenti, alla consapevolezza che non tutto è possibile.

E sullo sfondo Crema, la città sul fiume con tutta la campagna ad abbracciarla, che ha incantato il regista Luca Guadagnino e la produzione della pellicola, già pluripremiata e acclamata a livello internazionale. Non poteva esserci altro luogo – Crema – per fare da sfondo a tanta dolcezza. “Chiamami col tuo nome” ha incantato il pubblico ‘di casa’, strappando qualche sorriso ma anche lacrime di commozione nel buio delle sale del Porta Nova.

In quell’estate del 1983 sul grande schermo si sono rivisti tutti: giovanissimi e grandicelli. Perché tutti a 17 anni hanno provato il turbamento e i desideri di Elio (Timothée Chalamet, candidato all’Oscar come miglior attore protagonista). Una storia presa dal celebre romanzo di André Aciman e riadattata nella sceneggiatura di James Ivory.

“Chiamami col tuo nome” fa venire voglia d’estate, di baci assolati e nascosti. E fa venire nostalgia, perché quello che si sperimenta e scopre a 17 anni non lo si prova più, nel bene e nel male. E’ come dice il signor Perlman (Michael Stuhlbarg) nelle parole rivolte al figlio Elio: “Vivi questo dolore con la stessa intensità con cui hai vissuto la gioia”. E’ un esortazione a non sprecare nulla in questa vita.

“Mi piace pensare che Chiamami col tuo nome chiuda una trilogia di film sul desiderio, con Io sono l’amore e A Bigger Splash”. E se nelle prime due pellicole l’attenzione di Guadagnino si è concentrata sul possesso e sul disprezzo, quest’ultima opera è un inno alla gioventù che concorre agli Academy Awards con 4 nomination.

Una serata, quella di ieri al Porta Nova, che Crema e i cremaschi non dimenticheranno tanto presto. Il sindaco Stefania Bonaldi, prima dell’intervista realizzata dal Centro Galmozzi, ha donato al cast delle stampe della città, ringraziando la produzione anche a nome dei sindaci dei paesi che hanno sostenuto il film (Moscazzano, Pandino, Montodine e Ripalta Cremasca).

Un’ultima incredibile sorpresa Chalamet, Armie Hammer e Guadagnino hanno voluto regalarla ai fans. A mezzanotte, come annunciato sui social dall’attore americano, il cast si è presentato davanti al Duomo per festeggiare ancora con i cremaschi. Sono scesi dalla macchina ballando e saltando, con un sacco di giovani che correvano loro incontro. Tra foto, autografi e sorrisi gli attori e il regista si sono concessi alla piazza gremita.

Un abbraccio collettivo che, Crema e il Cremasco augurano, possa essere un grande porta fortuna per la notte degli Oscar.

Ambra Bellandi

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